L'Huffington Post
Boko Haram. La ragazze superstiti si raccontano: "Noi, stuprate, obbligate a convertirci e a uccidere" "Uno di loro mi ha violentata. Continuavo a pregarlo di lasciarmi sola con la mia bambina, ma lui non mi ha ascoltato. Mi ha detto di metterla giù, e così ho fatto"... "La prima volta che volevano farmi uccidere un uomo, il mio corpo ha iniziato a tremare e sono caduta a terra. Così mi hanno obbligato ad alzarmi e a guardare mentre uccidevano una seconda persona. A quel punto ho pensato che avrei dovuto rubare una pistola dai ribelli e uccidermi, tanto mi avevano insegnato a sparare".... "Quando ho capito che mi avrebbero obbligato a sposarmi, ho fatto finta di avere dei dolori alla pancia. Così hanno temuto che fossi positiva all'Hiv, e mi hanno portata in ospedale per un test: è in questo modo che sono scappata dal campo"... A parlare sono Gloria, Hadiza, Hauwa: tre giovani ragazze nigeriane rapite - e poi scappate - dai terroristi di Boko Haram. Le loro sono storie terribili. Storie che parlano di rapimenti, stupri, minacce e violenze di ogni genere. Le loro testimonianze - raccolte sul campo dai ricercatori di Human Rights Watch - sono state pubblicate oggi, nell'ennesimo drammatico giorno per la Nigeria. È di oggi, infatti, la notizia di un altro rapimento: il gruppo estremista islamico Boko Haram ha colpito ancora, sequestrando oltre 30 ragazzi e ragazze durante un attacco a un villaggio nello stato nordorientale nigeriano di Borno. "Negli ultimi due giorni gli insorti di Boko Haram hanno attaccato Mafa e rapito 30 ragazzini dai 13 anni in su e ragazzine dagli undici anni in su", ha dichiarato Shettima Maina, capo del villaggio di Mafa, aggiungendo che i maschi verranno probabilmente costretti a combattere con i jihadisti di Boko Haram. L'attacco è avvenuto venerdì, ma da quest'area le notizie arrivano con giorni di ritardo perché gli estremisti islamici hanno distrutto i ripetitori telefonici. Il sequestro, che segue quello di 60 donne e ragazze in due villaggi cristiani del vicino stato di Adamawa, getta ulteriori ombre sulla speranza di una prossima liberazione delle 219 studentesse rapite in aprile, sorta dopo l'annuncio di un controverso cessate il fuoco da parte del governo nigeriano. Gloria, Hadiza, Hauwa e poche altre sono state le più fortunate, ma centinaia di giovani si trovano ancora nelle mani dei terroristi. Intanto raccontano alla Cnn, gli abitanti di Mafa, molti residenti di questo e altri villaggi vicini sono fuggiti verso la città di Maiduguri, capitale dello stato di Borno, per sfuggire alle razzie e gli attacchi degli islamisti. Razzie e attacchi che proseguono quotidianamente, a dimostrare ancora una volta l'immobilismo della comunità internazionale.
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