Per aderire all’appello, cliccare qui. Fonte: nigrizia.it Questa cooperazione è un affare In questi giorni è in discussione alla Camera, in seconda lettura, il disegno di legge “Disciplina generale sulla cooperazione per lo sviluppo”, approvata dal Senato il 25 giugno con 201 voti favorevoli (Pd, Scelta Civica, Nuovo Centro Destra, 5 Stelle e Fi-Pdl), 15 astenuti (Lega e Misto-Sel) e nessun voto contrario. È chiaro che il governo Renzi vuole affrettare l’approvazione di questo disegno di legge (sono quasi trent’anni che attendiamo una legge quadro sulla cooperazione!). Tutto questo, nella quasi totale assenza di dibattito pubblico, soprattutto da parte degli organismi di volontariato e del mondo missionario. Eppure il mondo del volontariato italiano e missionario è stato testimone e ha toccato con mano le malefatte della cooperazione italiana, dagli anni Ottanta ad oggi. Dal disastro della cooperazione socialista di Craxi in Somalia (fornivamo cibo ed armi per seppellire i nostri rifiuti tossici in quel paese), a quella democristiana di Andreotti in Etiopia (la politica delle dighe con le conseguenti deportazioni di intere popolazioni). Dalla legge 73 del 1985 che stanziava 1.900 miliardi di lire per la lotta alla fame nel mondo (servita a sfamare i partiti italiani), alla malacooperazione del ministero degli esteri, con quell’incredibile intreccio tra affari e politica, che porterà poi a Tangentopoli (Nigrizia è stata la prima a denunciarlo con forza!). E poi con l’arrivo del berlusconismo, la Cooperazione è stata trasformata in un cinico business, che perdura tuttora, gestita dal ministero degli affari esteri (la nostra politica estera è funzionale agli affari delle nostre imprese). Penso di poter riassumere le quaranta pagine della nuova legge quadro del governo Renzi con la stessa parola: business-affari. Nell’ultima legge-quadro sulla cooperazione, la 49 del 1987, il soggetto principale era il volontariato, nell’odierno disegno di legge il soggetto è diventato l’impresa. Questa legge fotografa bene l’ideologia portante del governo Renzi. Eppure in questo paese pullulano migliaia di gruppi, di associazioni, di botteghe del commercio equo e solidale, di reti di finanza etica, di centri missionari che fanno cooperazione con tanti soggetti nel sud del mondo. Quando il governo italiano prenderà seriamente questa straordinaria ricchezza, dandole voce e permettendole di incidere sulle politiche della cooperazione? È incredibile che questa legge-quadro non prenda in considerazione tutto questo. Quand’è che i nostri governi comprenderanno che la cooperazione, da governo a governo, non fa altro che arricchire le élites del sud del mondo? Arriverà il giorno in cui il nostro mondo politico comincerà a capire i profondi cambiamenti avvenuti in questi ultimi trent’anni? Cambiamenti che domandano un altro tipo di cooperazione e di politica estera? È possibile che in una legge del 2014, si usi ancora il linguaggio eufemistico e razzista di “paesi in via di sviluppo”? Com’è possibile ancora parlare di “sviluppo sostenibile” davanti a una crisi ecologica spaventosa che ci attanaglia? La problematica ambientale è totalmente assente da questo disegno di legge. È possibile che i nostri legislatori non vedano le difficoltà del continente a noi più vicino, l’Africa, da dove arrivano sulle nostre coste, i naufraghi dello ‘sviluppo’? In una legge-quadro per la cooperazione, l’Africa non dovrebbe oggi essere una priorità? Ma è grave che il governo italiano si limiti a parlare di cooperazione, senza stanziare i fondi per tali politiche. L’Italia infatti è maglia nera rispetto agli impegni presi in sede Onu, con un budget dell’0,1 per cento del Pil a fronte di un promesso 0,7 per cento , il che rende il nostro paese non affidabile in chiave internazionale. Siamo, per esempio, in forte debito con il Fondo di lotta all’Aids, Tubercolosi e Malaria. Dove trovare tali risorse in questo momento di crisi? Semplice. Meno armi (l’assurdità degli F-35 che ci costeranno 15 miliardi di euro) e più impegno nella lotta contro l’impoverimento. Per questo chiediamo al governo Renzi di ritirare e di riscrivere questo disegno di legge che è uno schiaffo sia alla dignità del popolo italiano che alla dignità dei tre miliardi di impoveriti nel mondo. Ve lo chiede un povero missionario che ha vissuto sulla sua pelle, il dramma di chi vive nei bassifondi della vita e della storia, un credente in Dio che vuole vita piena per tutti i suoi figli/e. Leggi anche: di R. Troisi e M. Di Sisto Il governo si lancia nella riforma della cooperazione internazionale. Ma il testo che propone è brutto e culturalmente datato, e la riporta nel secolo scorso. La Farnesina si tiene stretti indirizzi e poteri, delega la gestione ordinaria ad un’agenzia su cui scarica solo le pratiche. Porte spalancate ai privati, che possono continuare a fare il loro lavoro all’estero, […] Requiem griffato per la cooperazione [DOSSIER] Il senato discute un progetto di legge di riforma della cooperazione che dovrebbe soltanto ribadire il ruolo centrale del ministero degli esteri: la cooperazione resta dunque uno strumento di gestione dello status-quo che lascia sempre più spazio alle imprese private e alla commistione tra civile e militare. Intanto il ministro della cooperazione e integrazione Andrea Riccardi ha convocato a Milano, l’ e 2 ottobre, un Forum nazionale sulla cooperazione. Ma sul forum, come denunciato da Comune-info (e poi ripreso da altri siti e media), è precipitata la polemica per l’imbarazzante sponsorizzazione di Eni, Microsoft e Intesa-San Paolo, e per l’accoglienza a Blaise Compaoré, capo di stato del Burkina, tra gli uomini più ricchi e sanguinari dell’Africa (al potere da 25 anni, cioè dall’assassinio di Thomas Sankara). Di seguito alcuni interventi dedicati al Forum e al disegno di legge, tra cui due appelli da firmare. Renzi l’africano a caccia di petrolio e gas per Eni Renzi l’africano a caccia di gas e petrolio per Eni See more at: http://www.greenreport.it/news/renzi-lafricano-caccia-gas-petrolio-per-eni/#sthash.0tiKGThE.dpuf Renzi l’africano a caccia di gas e petrolio per Eni See more at: http://www.greenreport.it/news/renzi-lafricano-caccia-gas-petrolio-per-eni/#sthash.0tiKGThE.dpuf Renzi l’africano a caccia di gas e petrolio per Eni See more at: http://www.greenreport.it/search/maputo#sthash.o78v3xUG.dpuf
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