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21/03/2013 08:39

Barack Obama accolto in Israele con razzi da Gaza
di Joshua Lapide

I missili non hanno fatto vittime, ma hanno danneggiato una casa nel sud di Israele. Per i palestinesi "Obama è peggio di George W. Bush". Delusione per le promesse non mantenute col suo discorso al Cairo nel 2009. Ieri Obama ha ribadito il "legame indistruttibile" fra gli Usa e Israele.

Gerusalemme (AsiaNews) - Dure razzi lanciati dalla Striscia di Gaza hanno colpito stamane  la zona sud di Israele, proprio mentre il presidente Usa Barack Obama - atterrato ieri a Tel Aviv -  si appresta a fare visita all'Autorità palestinese a Ramallah.

I due razzi non hanno fatto vittime: uno ha danneggiato una casa, un altro è caduto in un campo. Altri due razzi erano stati lanciati ancora prima ed erano caduti nella stessa Gaza.

I lanci di oggi sembrano essere più dimostrativi che bellici. Essi rompono una tregua conquistata a fatica lo scorso novembre fra Israele e Hamas, dopo otto giorni di guerra in cui sono morti 177 palestinesi e sei israeliani. Durante quel periodo i militanti palestinesi hanno lanciato in territorio israeliano almeno 933 razzi; altri 421 sono stati intercettati dalla "Cupola di ferro", un sistema difensivo anti-missile, sponsorizzato dagli Usa. Ieri, all'arrivo in Israele, Obama si è recato a visitare quel sistema.

È probabile che i razzi lanciati oggi siano un segno di disprezzo verso colui che si è definito "il miglior alleato di Israele", unito da un "legame indistruttibile".

Fra i palestinesi si diffonde una grande delusione verso il presidente e la politica Usa per il Medio Oriente. Nel 2009 al Cairo, Barack Obama fece un discorso memorabile, in cui si diceva pronto a lavorare per la soluzione dei "dei Stati", per il blocco degli insediamenti israeliani nei territori occupati, per un incremento del dialogo culturale fra mondo islamico e occidentale. Ma a tutt'oggi "i due Stati" sono ancora un sogno: gli Stati Uniti hanno posto il veto al riconoscimento di uno Stato palestinese come membro a parte intera all'Onu; le colonie israeliane sono aumentate e quelle già esistenti si sono ingrossate; il dialogo culturale si è fermato davanti ai rivolgimenti prodotti dalla Primavera araba nella regione.

Anche se ieri Obama ha promesso di impegnarsi nella soluzione dei "due Stati" - con la dovuta precisazione che "Israele ha diritto a difendersi" - la sua visita nella regione, la prima dalle elezioni presidenziali di novembre scorso, appare più legata alla questione siriana e iraniana. Da anni Israele è preoccupato della minaccia nucleare iraniana e vorrebbe essere sostenuto in un attacco contro le centrali atomiche di Teheran. La Casa Bianca preferisce tuttora usare la via diplomatica, anche se essa non è un'opzione che vale per sempre.

La conclusione è che per molti palestinesi  "Obama è peggio di George W.Bush".

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