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Wednesday, July 3, 2013

L'Egitto sull'orlo dell'abisso
di Abdel Rahman Youssef

E 'chiaro che la Fratellanza e gli islamisti hanno paura di ripetere lo scenario del 1954, quando Gamal Abdel Nasser si rivoltò contro Mohammed Naguib e schiacciò la Fratellanza. Questo scenario spaventa la leadership della Fratellanza più di qualsiasi altro, dato che molti di loro ne sono stati testimoni.

Si sente sempre più parlare di islamisti che adottano uno scenario detto Sull'Orlo dell'Abisso in Egitto, soprattutto dopo la notizia che Mursi è agli arresti domiciliari presso la club house della Guardia repubblicana. L'arresto non è stato annunciato ufficialmente, in modo da evitare l'ira degli islamisti. Questo sviluppo arriva nel bel mezzo di una maggiore pressione dell'amministrazione statunitense che avrebbe abbandonando Mursi, e dell'esercito che desidera la sua partenza.

Lo scenario Sull'Orlo dell'Abisso dipende sostanzialmente da crescenti tensioni nella sfera pubblica in modo che l’esplosione sembri imminente.

Il primo obiettivo sarà mostrare alla pubblica opinione che esiste un equilibrio di poteri tra tutte le parti, al fine di abbassare le aspettative dell'opposizione e di guadagnare alcuni punti di pressione per i lealisti.

Il secondo obiettivo è quello di gettare i militari nel caos e inviare il messaggio che Mursi non può essere rimosso con la forza come Mubarak. L'esercito sarà costretto a fare pressioni sull'opposizione perchè accetti una soluzione basata su un rimpasto di governo e le elezioni anticipate, dopo il Ramadan, il che significa in 6-8 settimane. Inoltre, Mursi si impegnerà a creare un comitato che modifichigli gli articoli costituzionali in conflitto, che era una delle principali richieste dell'opposizione prima della recente escalation.

Il terzo obiettivo è quello di spingere gli avversari in un dilemma morale tenendo dimostrazioni a distanza dalle principali manifestazioni. Se i lealisti venissero attaccati, diventerebbero le vittime dell’opposizione, che poi sembrerà non qualificata per la transizione. Questo guadagnerà agli islamisti più tempo fino all'inizio del Ramadan, il 10 luglio.

Il quarto obiettivo, che è lo scenario peggiore per la Fratellanza, sia di garantire una via di guga sicura a Mursi e agli islamisti in caso di un'ulteriore escalation.

Tuttavia, c'è un'altra voce sul lato islamista, che parla dell'importanza di fare diverse concessioni efficaci per assorbire la rabbia nelle strade e salvaguardare ciò che resta delle conquiste storiche e sociali degli islamisti, e della Fratellanza in particolare.


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Wednesday, July 3, 2013

Egypt’s “Edge of the Abyss” Scenario
By Abdel Rahman Youssef

It is clear that the Brotherhood and Islamists are afraid of repeating the 1954 scenario, when Gamal Abdel Nasser turned against Mohammed Naguib and crushed the Brotherhood. This scenario scares the Brotherhood’s leadership more than any other party since many of them witnessed it.

There is growing talk of Islamists adopting an "edge of the abyss" scenario in Egypt, especially following news that Mursi is under house arrest at the Republican Guard's clubhouse. (The house arrest has not been announced officially, so as to avoid the wrath of the Islamists.) This development comes in the midst of increased talk about the US administration abandoning Mursi, and the army wishing for his departure.

The "edge of the abyss" scenario depends in essence on escalating tensions in the public sphere so that explosion seems imminent.

The first objective is exhibiting to public opinion that there is a balance of powers between all sides, in order to lower the ceiling of expectations for the opposition and gain some pressure points for the loyal side.

The second objective is to throw the military's position into disarray and send a message that Mursi cannot be removed by force like Mubarak. The army will be forced to pressure the opposition to accept a solution based on a government reshuffle or resignation and early elections, following Ramadan, which means in 6 to 8 weeks. In addition, Mursi will commit to create a committee to amend the constitutional articles under contention, which was one of the main opposition demands before the recent escalation calling for early presidential elections.

The third objective is to put opponents in a moral dilemma by holding demonstrations away from the major rallies. If they get attacked, the loyalists will look like they were the victims of the opposition, which will then seem unqualified for transition. This will gain the Islamists more time in a long-winded battle until the start of Ramadan on July 10. They believe this will reduce the sharpness of the situation.

The fourth objective, which is the worst case scenario for the Brotherhood, is guaranteeing safe-passage to Mursi and the Islamists in case of further escalation.

It is clear that the Brotherhood and Islamists are afraid of repeating the 1954 scenario, when Gamal Abdel Nasser turned against Mohammed Naguib and crushed the Brotherhood. This scenario scares the Brotherhood’s leadership more than any other party since many of them witnessed it. In the meantime, there are also the remnants of the former ruling party and state security who want vengeance and wish to crush the Brotherhood.

However, there is another voice on the Islamist side, which speaks of the importance of making various effective concessions to absorb the anger in the streets and safeguard whatever is left of the historical and social achievements of the Islamists, and the Brotherhood in particular.

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