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Questa sera piangiamo un amico, perché siamo umani, orgogliosamente umani, ma non ti preoccupare, caro don Gallo, perché continueremo a remare in direzione ostinata e contraria |
"La cosa più importante è che si continui ad agire perché i poveri contino. Ci incontreremo ancora. Ci incontreremo sempre. In tutto il mondo, in tutte le chiese, le case, le osterie. Ovunque ci siano uomini che vogliono verità e giustizia." Don Andrea Gallo
Don Gallo, amico, compagno di strada, fratello. La tua presenza, le tue parole cariche di affetto e di speranza ogni volta ci donavano nuova energia. La nostra lotta era la tua lotta, a fianco degli ultimi, contro la barbarie della guerra, contro lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo. Ci hai accompagnato tante volte, nonostante l’età, nonostante i problemi di salute. Ti chiamavamo e tu eri sempre presente. Ora, per tutte e tutti noi, è il momento del rimpianto, dei ricordi. Sappiamo che ci avresti bacchettato, perché il mondo, con le sue ingiustizie, non si ferma. Caro Andrea, non ti preoccupare, non ci fermeremo, da domani ricominceremo a marciare con la stessa testarda volontà che tu ci hai trasmesso. Questa sera piangiamo un amico, perché siamo umani, orgogliosamente umani, ma non ti preoccupare, caro don Gallo, perché continueremo a remare in direzione ostinata e contraria. Ci mancherai.
Presidio Permanente No Dal Molin - Vicenza
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Ci dicevi e dicevi a tutti ” Io sto con chi protesta contro la Tav, sto con i ‘partigianì della Valle’, e noi vogliamo ricordarti come sempre abbiamo fatto in Valle di Susa, con il pugno chiuso alzato cantando Bella Ciao insieme. |
Ciao Don Gallo, Resisteremo un minuto e un metro più di loro anche per te!
“Ricordiamocelo tutti e con buona pace del giudice Caselli, se i nemici dell’economia imperante al G8 erano tutti quei ragazzi che gridavano “Un altro mondo è possibile”, oggi i nemici dell’economia imperante sono i ragazzi della Val di Susa. Li caricano come allora e loro, come allora, chiedono giustizia. Attenzione a non girarci dall’altra parte, ancora una volta.”Don Andrea Gallo
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