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15 feb 13

Eco-telegramma ai candidati

In un mese di campagna elettorale la parola ambiente è stata l’eccezione. Eppure la qualità dell’aria che respiriamo, il cibo che mangiamo, l’acqua che beviamo, il diritto a non essere sommersi dai rifiuti, la possibilità di scegliere un’energia pulita prodotta in Italia, la tutela del nostro territorio, del nostro patrimonio naturale e dei nostri beni culturali e colturali sono temi centrali della vita quotidiana. Assieme a quello, sempre più drammatico, del lavoro che in questi ultimi anni è cresciuto soltanto nei settori della green economy e dell’agricoltura di qualità.

Le associazioni che si occupano di ambiente e risorse naturali, di produzione e consumo di cibo di qualità, di energie rinnovabili e sostenibilità, di beni culturali, identità territoriali e turismo, di legalità e giustizia, di lotta agli sprechi nonché alcune sigle del mondo imprenditoriale che è riuscito a tradurre queste visioni in fatturato e nuovo posti di lavoro hanno ripetutamente proposto alla politica questi importanti temi che toccano la vita di tutti/e. Ma sono stati pressoché ignorati.

Manca una settimana di campagna elettorale. E’ un tempo ancora utile perché le forze politiche si esprimano su un numero limitato di impegni chiari contro lo spreco di ambiente, territorio energia e futuro da prendere già nel primo anno di governo:

1) garantire la legalità e la giustizia, la trasparenza e l’equità nelle filiere agricole ed alimentari, ambientali ed energetiche, aumentando efficienza ed efficacia dei controlli con un’adeguata tutela penale dell’ambiente;

2) fissare l’obiettivo del 100% rinnovabili, procedendo alla chiusura progressiva delle centrali alimentate con combustibili fossili, rinunciare al piano di sviluppo delle trivellazioni petrolifere in mare e definire una roadmap per la decarbonizzazione che sostenga la green economy;

3) spostare i fondi stanziati per strade e autostrade verso il trasporto sostenibile (ferrovia, nave, bici, mezzi elettrici e a basso impatto ambientale, car sharing) e il trasporto pendolare nelle aree urbane, definendo un piano nazionale della mobilità che superi il programma delle infrastrutture strategiche; 

4) rendere compatibili le scelte economiche e di gestione del territorio con la conservazione della biodiversità naturale attribuendo un ruolo centrale ai parchi e varare un piano della qualità per il settore turistico per valorizzare i beni culturali e ambientali;

5) approvare un pacchetto di interventi per favorire l’occupazione – soprattutto giovanile - in agricoltura, sostenere le colture biologiche, biodinamiche e a basso impatto ambientale e promuovere modelli di consumo alimentare sostenibili;

6) approvare una legge che fermi il consumo di suolo e aumentare i vantaggi fiscali che derivano dalla scelta a favore del recupero e della ristrutturazione, dell’architettura bioclimatica e dell’urbanistica mirata all’abbattimento dell’inquinamento e alla riqualificazione energetica e ambientale del patrimonio edilizio;

7) incentivare non solo la raccolta differenziata, il riuso, il riciclo e il recupero dei materiali ma anche la lotta agli sprechi in ottica preventiva, diminuendo il sostegno agli inceneritori e alle discariche.
Il nuovo modello economico basato su un’economia verde deve costituire il fulcro dell’agenda del futuro Governo e Parlamento, valorizzando gli elementi di forza (biodiversità, patrimonio culturale e colturale, qualità e bellezza), garantendo la sicurezza e l’efficienza dell’approvvigionamento energetico e facendo un’operazione verità sui costi sociali e ambientali delle scelte economiche e produttive. E’ indispensabile che finalmente si costruisca anche in Italia, promuovendo legalità e giustizia, un nuovo patto che consideri come inscindibili la dimensione ecologica e quella economica e sociale dello sviluppo.

Don Luigi Ciotti, presidente Gruppo Abele e Libera
Lucio Cavazzoni, presidente Alce Nero
Agostino Re Rebaudengo, presidente APER
Umberto Martini, presidente CAI
Oscar Farinetti, presidente Eataly
Giulia Maria Mozzoni Crespi, presidente onorario FAI
Mauro Furlani, presidente Federazione Pro natura
Ivan Novelli, presidente Greenpeace Italia
Andrea Segrè, presidente Last Minute Market
Vittorio Cogliati Dezza, presidente Legambiente
Roberto Burdese, presidente Slow Food Italia
Franco Iseppi, presidente Touring Club Italiano
Dante Caserta, presidente WWF Italia

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