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Save the Arctic, attivisti arrestati in Russia Protesta contro Gazprom nel Mare Artico: attivisti minacciati e arrestati dalla Guardia Costiera russa. Questo livello di forza in risposta a un'azione pacifica è ingiustificato e deve cessare immediatamente. Mosca, 18 settembre 2013 - Due attivisti di Greenpeace International sono stati arrestati dopo aver scalato la piattaforma petrolifera Prirazlomnaya di Gazprom nell'Artico russo, durante una protesta pacifica che ha scatenato uno sproporzionato uso della forza da parte della Guardia Costiera russa. Gli attivisti sono partiti questa mattina prima dell’alba (02:30 ora italiana) sui gommoni lanciati dall’Arctic Sunrise e hanno iniziato la scalata alla piattaforma. La Guardia Costiera russa ha reagito sparando 11 colpi di avvertimento, minacciando di sparare ancora contro la nave se la stessa non avesse abbandonato l’area, e chiedendo di salire sull’Acrtic Sunrise per un’ispezione, una richiesta illegale e ingiustificata. Nonostante tutti gli attivisti risultino illesi, questo livello di forza contro una protesta pacifica è assolutamente ingiustificato e deve cessare immediatamente. La vera minaccia per l'Artico non viene da Greenpeace International, ma dalle compagnie petrolifere come la Gazprom che continuano a perforare nell’Artico. La stessa compagnia petrolifera intende avviare la produzione sulla piattaforma Prirazlomnaya nel primo trimestre del 2014, aumentando il rischio di una fuoriuscita di petrolio in una zona con tre riserve naturali, minacciando l’habitat degli orsi polari e di tutta la fauna artica.
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