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18 Ott 2013

Coltivare in città con l'Urban Farm Unit
di Beatrice Salvemini

Si chiamano UFU, Urban Farm Unit, e consolano i “cittadini” permettendo loro di coltivare qualcosa nel bel mezzo della città. Naturalmente occorre fare i conti con l’inquinamento urbano, ma…chissà che il gioco non valga la candela!

I numeri atterriscono: chi abita nelle città è immensamente di più rispetto a chi abita nelle zone rurali o nei piccoli paesini e l’urbanizzazione allontana la gente dalla terra. Eppure per tanti il desiderio di coltivare la terra non passa, è una “malattia” che non guarisce, perché evidentemente siamo naturalmente predisposti a questo. Come fare, dunque? Una idea viene da quelle che sono state chiamate UFU, Urban Farm Unit, una sorta di “realtà agricole di città”. Se si riesce a fare i conti con tassi di inquinamento ormai elevatissimi e si valuta che il gioco vale la candela, ci si può ritagliare un fazzolettino di terra, anche se magari ad una prima occhiata non si ha certo a che fare con il bel verde della campagna! L’invenzione è dell’architetto francese Damien Chivialle. Si tratta di un container, dismesso ma recuperato, con una serra installata sopra, che, sfruttando la modalità di coltivazione acquaponica - a quella idroponica è abbinato l’allevamento di pesci - permette di coltivare ortaggi in diversi angoli delle città. Il progetto è modulare e completamente free. L'acqua circola all’interno della struttura in una sorta di ciclo chiuso: gli escrementi dei pesci vengono degradati da popolazioni batteriche contenute in uno speciale bacino di depurazione e trasformati in nutrienti per le piante. L’acqua residua della coltivazione torna poi alle vasche di allevamento dove ricomincerà il suo giro. Durante il procedimento si producel’energia necessaria ad alimentare l’UFU, sia meccanicamente che termicamente. Dal bacino di depurazione, infatti, viene recuperato il metano prodotto dai batteri e riutilizzato per alimentare un generatore. Il progetto è “open source” e può essere replicato (e migliorato) da chiunque. Nel sito ufficale dell’UFU ci sono addirittura degli “sketchup model 3D” grazie ai quali, seguendo le istruzioni, è possibile costruire uno.  Al momento si possono vedere alcune UFU a Parigi, Zurigo, Berlino e Bruxelles. L’esperimento continua.

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