Info e Programma: http://www.teatrovalleoccupato.it/lotte-spaziali-una-settimana-seminari-workshop-performance-dal-22-al-28-settembre-2013 http://comune-info.net Lotte e arte: ricreare la città Parlare di città e di come trasformarla attraverso le lotte e l'arte significa mettere al centro la politica dei corpi e dei movimenti in carne e ossa. Al Teatro Valle occupato (22-28 settembre) lo fanno con ricercatori, artisti e persone comuni Materiali artistici di Krystof Berdnarski, mp5, Valentina Medda, Michelle Rogers Una settimana (22/28 settembre, Teatro Valle occupato, Roma), una trama: la città. La città come scenario narrativo. Come oggetto di riflessione, luogo di pratiche politiche, materia di invenzione artistica. Le città che bruciano nei conflitti dell’Euromediterraneo. Le città invisibili dei migranti. Le città saccheggiate dal turismo, dalla speculazione edilizia. Le città disegnate dalla criminalità. Ma anche le città sentimentali che come mappe ancora da esplorare o già esplorate portiamo nei nostri bagagli. Parlare di città significa mettere al centro la politica dei corpi e dei movimenti in carne e ossa. Come ri/creare attraverso le lotte e l’arte le città in cui viviamo e abitiamo ridefinendo la cittadinanza come campo d’azione e non come status. Parlare di città vuol dire parlare dell’habitat della maggioranza degli esseri umani, vuol dire parlare di un ambiente che condividiamo e che si riflette sulle nostre condizioni di vita. In questa settimana («Lotte spaziali»), organizzata al Teatro Valle Occupato, si ragiona di come la città venga costantemente costruita dai suoi abitanti e costantemente espropriata dal capitale, ma anche di quali risposte, tattiche e strategie adottano i suoi abitanti, che attraverso le lotte per la riconquista dello spazio, ridefiniscono un nuovo concetto di cittadinanza, e incontrano l’altro. Lo si farà insieme ai giovani ricercatori del progetto Oecumene, ai componenti di alcune esperienze di cittadinanza: il Nuovo Cinema Palazzo (Roma), Macao (Milano), Metropoliz (Roma), il Teatro Rossi Aperto (Pisa) Mezzocannone Occupato (Napoli), artisti (con cui si organizzeranno anche alcune azioni urbane) e alcuni ospiti di riguardo: Engin Isin, Costas Douzinas, Maria Rosaria Marella, David Harvey, Giacomo Marramao. Non solo riflessioni sullo stato delle nostre città, non solo racconti di esperienze, ma anche un invito all’azione, perché, come diceva Lefebvre, diritto alla città è «diritto di uso e diritto all’opera». Il luogo fisico di questo incontro è il teatro, per realizzare un laboratorio e costruire insieme inediti immaginari politici sulla cittadinanza, al passo con le trasformazioni presenti. Mettendo in dialogo arte, politica ed economia, per avviare una riflessione critica sulle azioni e sulle pratiche che riguardano nuove forme di partecipazione, beni comuni, debito e co-working. L’iniziativa coinvolge ricercatori, artisti e attivisti per esplorare attraverso discussioni, proiezioni video, momenti performativi forme partecipative di produzione e di conoscenza, mutualismo, azione civica e resistenza dentro e fuori lo spazio politico dell’Euromediterraneo. Il Teatro Valle Occupato sarà dunque in queste giornate il palcoscenico per incrociare e realizzare differenti esperimenti politici, etici ed estetici.
|