The Tibet Post International
Madre di Tre Figli Si Immola a Dzamthang Tre giorni dopo l’immolazione di due giovani tibetani a Lhasa, oggi Rikyo una donna tibetana, madre di tre figli, si è auto immolata con il fuoco a Zanthang, località situata a sud est di Ngaba, nella provincia dell’Amdo. Ha compiuto l’atto estremo nelle vicinanze del locale monastero di Jonang Zamthang Gonchen verso le ore 15. Le fiamme erano alte, la donna non è sopravissuta nonostante la polizia abbia tentato di estinguerle. Si chiamava Rikyo e aveva trentatre anni. Un migliaio di monaci del tempio si sono riuniti per pregare per l’anima di Rikyo. La notte intorno alle 23 il corpo è stato portato sulla collina vicino al monastero per essere cremato. Cinquemila persone hanno partecipato al funerale che è durato fino alle tre del mattino nonostante la forte pioggia. Viveva nomade di pastorizia. Rikyo di 36 anni nata da Chuglo e Rinlha, era del villaggio di Tsang nella contea di Zanthang nella regione di Ngaba. Fonti locali testimoniano che aveva pregato prostrata per un giorno e una notte, facendo pensare chi la conosceva che avesse premeditato l’atto. Suo marito Nangthong, rimane con i tre figli di 9 7 e 5 anni. Nella stessa località si erano immolati lo scorso 19 aprile altri due ventenni tibetani, entrambi laici, Choephag Kyab e Sonam. Nello stesso luogo si era auto immolato il 19 febbraio 2012 Nangdrol (o Nya Drul), un ragazzo di diciotto anni morto all’istante che aveva sacrificato la sua vita al grido di “Lunga vita a Sua Santità il Dalai Lama” e “Libertà per il Tibet”. Sale a quaranta il numero dei tibetani che si sono immolati con il fuoco dal 2009 e dei quali abbiamo dato notizia. Pochissimi quelli che si ritiene siano sopravvissuti: non si hanno notizie certe delle condizioni e del luogo in cui si trovano i tibetani non deceduti all’istante.
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