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The Tibet Post International Un uomo arrestato nella Contea di Dzamtang, un altro ucciso e molti feriti Dharamshala, India: Un uomo è stato arrestato nella Contea di Dzamtang, nella Prefettura Autonoma Tibetana di Ngaba il 26 gennaio a mezzogiorno circa, per aver affisso volantini che dichiaravano le ragioni per le auto-immolazioni di protesta per la libertà del Tibet e per il ritorno di Sua Santità il Dalai Lama. Continua affermando che fino a quando queste richieste non saranno soddisfatte la campagna non avrà termine. Il giovane è stato identificato col nome di Tharpa, figlio di Ripung Normo, della citadina di Barma, secondo un report pubblicato dal Centro per i diritti umani e la democrazia in Tibet. Tharpa ha anche scritto il suo nome sul volantino insieme alla sua fotografia, dichiarandosi responsabile del volantino. Dichiarando inoltre che le autorità cinesi potevano anche arrestarlo se volevano. Inotorno alle due del pomeriggio, le forze di sicurezza hanno circondato l’abitazione del giovane e lo hanno arrestato. Mentre lo portavano via, i vicini di casa hanno tentato di bloccare l’arresto urlando slogans e minacciando la polizia di provocare una protesta di massa. La polizia ha risposto aprendo il fuoco sulla folla. Urgen di Poethartsang del villaggio di Shoenta, vent’anni, è stato ucciso e molti altri feriti. Urgen e Tharpa erano compagni di scuola. Di recente, il 23 gennaio, circa un migliaio di tibetani, laici e monaci, hanno tenuto una marcia a luce di candela nella cittadina di Dzumenda. I leaders della marcia hanno dedicato la marcia a quei martiri che hanno sacrificato la loro vita per protestare contro l’occupazione cinese. In solidarietà con quei martiri i tibetani avrebbero dovuto piangerne la morte e non celebrare il nuovo anno. Sono stati anche letti i nomi di tutti coloro che si sono auto-immolati. The Tibet Post International A Man Arrested in Dzamtang, Tibet, One Shot Dead, Several Injured Dharamshala, India: - A Tibetan was arrested in Dzamtang County, Ngaba Tibetan Autonomous Prefecture (TAP) on 26 January at about 12PM (Tibet Time), for pasting a leaflet which states that the reason for the self-immolation protests was for freedom in Tibet and for the return of His Holiness the Dalai Lama. It further said that until these demands are met, there is no chance that the campaign will stop. The youth is identified as Tharpa, son of Ripung Normo, from Barma Township in Dzamtang County, according to a report issued by the Tibet Center For Huaman Rights and Democracy (TCHRD). Tharpa had also written his name and pasted his photo on the leaflet, claiming himself responsible for the leaflet. It further said that the Chinese authorities could come and arrest him if they wished. At about 2 pm, Chinese security forces surrounded the Ripung Normotsang house and arrested Tharpa, sources told TCHRD. As they were taking him away, the local people nearby tried to block the way, shouted slogans, and warned the police that if they arrested Tharpa they would provoke a mass protest. The police responded by firing into the crowd. According to our sources, one person was killed on the spot and several wounded. The person shot dead is identified as Urgen (aged 20) of Poethartsang (family) from Shoenta village, Barma Township, Dzamtang County. Urgen and Tharpa were schoolmates. The names and other details of those wounded are not yet known. In another case, on 23 January over 1000 Tibetans, both lay and monks, held a candlelight march at Dzumenda Township in Dzamtang County, Ngaba TAP. The leaders of the march addressed the crowd saying this New Year should be dedicated to those martyrs who gave their lives to protest against the Chinese government. And in solidarity with those martyrs, on New Year days people should mourn the death of the martyrs and that there should be no celebration. A speech listing the names and deeds of all the self-immolation protesters was also delivered.
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