http://www.eilmensile.it Siria, Assad ‘potrebbe usare’ armi chimiche
Il regime di Assad sarebbe pronto a usare armi chimiche se fosse messo alle corde. Lo scrive la Bbc, che ha intervistato l’ex ambasciatore siriano in Iraq, Nawaf Fares. Secondo questi, fonti non confermate indicano che tali armi potrebbero essere già state usate, e che alcuni bombardamenti operati dal regime sono stati orchestrati dal regime in collaborazione con al-Qaeda. Secondo Fares, Assad è un ‘lupo ferito e braccato’, e alla domanda del corrispondente della Bbc, Frank Gardner, sull’eventuale uso di armi chimiche, l’ex diplomatico ha risposto: “Non lo escludo”, aggiungendo che “ci sono informazioni, non cofermate ovviamente, che armi chimiche sono state utlizzate in parte nella città di Homs”. Le dichiarazioni di Fares sulla collaborazione tra militanti sunniti affiliati ad al-Qaeda e un regime dominato dalla setta alawita possono risultare ‘sorprendenti’ se non si tiene conto del fatto che, sempre nelle parole dell’ex-ambasciatore “c’è sufficiente prova, nella storia, che molti nemici si accordano laddove ci sono interessi comuni. Al-Qaeda sta cercando spazio per muoversi e mezzi di sostegno, il regime sta cercando modi di terrorizzare la popolazione siriana”. Recentemente, l’allarme sulle armi non convenzionali è stato lanciato dal Wall Street Journal venerdì scorso. Il giornale ha scritto che la Siria starebbe trasferendo una grande parte del suo arsenale di armi chimiche in depositi più sicuri e, soprattutto, al riparo dagli occhi degli osservatori delle Nazioni Unite. La testata americana ha riportato che Damasco possiede centinaia di tonnellate di agente Sarin e gas mostarda e che non ha mai firmato la convenzione del 1992 che rende illegale la produzione, la conservazione e l’utilizzo di queste armi.
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