Il giorno 10 febbraio 2012 21:05, Ipotesi di piattaforma per la Siria 1. Cessazione di ogni violenza e forma di repressione dei diritti fondamentali dei cittadini da parte del regime siriano 2. Rinuncia alla lotta armata da parte degli insorti 3. Rinnovo della missione degli osservatori internazionali che comprenda mediatori neutrali di alto profilo etico nonché attivisti per la pace e i diritti umani, con compiti di verifica delle informazioni sulle violenze, di individuazione dei responsabili delle violenze e di risoluzione nonviolenta dei conflitti 4. Avvio di indagini per l'accertamento delle responsabilità delle violenze - da qualunque parte siano provenute - che dovranno essere seguite da processi equi e imparziali, con l'applicazione delle norme delle Convenzioni internazionali a tutela dei diritti umani 5. Applicazione del principio di autodeterminazione dei popoli e creazione di una roadmap per avviare libere elezioni, vigilate da osservatori internazionali, che consentano al popolo siriano di scegliere i propri rappresentanti e la propria forma di governo 6. Condanna di ogni ingerenza militare esterna o minaccia dell'uso della forza e rispetto della sovranità nazionale della Siria nelle forme garantite dalla Carta dell'Onu 7. Scelta di terziarietà delle associazioni pacifiste e della società civile che appoggino il popolo siriano senza però aderire alla piattaforma di organizzazioni - come il CNS - che in questo momento approvano l'insurrezione armata in Siria Non possiamo però aderire alla manifestazione del 19 febbraio convocata dal CNS che ha siglato un accordo politico con l'Esercito Siriano di Liberazione, responsabile dell'uccisione del giornalista francese Jacquier e di altri civili, di attacchi armati deliberati e indiscriminati (è documentato l'uso di mortai, mitragliatrici e lanciarazzi) nonché di sabotaggi controproducenti per il processo di pace e di transizione democratica che auspichiamo.
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