Jadaliyya.
Il regime va a pezzi “Non ci sono più dubbi: il regime siriano va verso la sua caduta. Sta perdendo fiducia nell’esercito perché non riesce a fermare le diserzioni. La situazione economica peggiora rapidamente e il governo non riesce a fermare la svalutazione della lira siriana”, scrive l’intellettuale di opposizione siriano Yassin al Haj Saleh in un articolo pubblicato sul sito Jadaliyya. “Comincia a imporsi un nuovo equilibrio tra i militari dell’Esercito siriano libero (Esl) e le truppe del regime, in particolare nei dintorni di Damasco, a Idlib e in alcuni quartieri di Homs e di Aleppo. La lira siriana ha perso più del 50 per cento del suo valore rispetto al dollaro dall’inizio delle rivolte. Questa svalutazione si è particolarmente accentuata nelle ultime settimane e l’inflazione ha raggiunto il tasso più alto dal 1986. Difficilmente l’Iran e l’Iraq continueranno a sostenere il regime di Bashar al Assad, che cerca di comprarsi il favore della borghesia con gli aiuti finanziari e il carburante. La discriminazione tra le classi sociali è evidente soprattutto a Damasco, dove le interruzioni di corrente colpiscono i quartieri ricchi_ solo poche ore al giorno. Dopo quasi un anno di scontri tra il regime e la maggioranza dei siriani _si è creata una frattura ideologica, morale e psicologica, un fenomeno senza precedenti dai tempi dell’indipendenza. I due segni più evidenti di questa rottura sono i richiami sempre più frequenti agli slogan musulmani e lo scontro armato. Quest’evoluzione può sembrare deprecabile da un certo punto di vista, ma la religione serve a mostrare la propria indipendenza intellettuale, mentre la violenza è l’unico modo per rispondere al regime”.
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