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17/12/2012

Ufficiale dell’Olp: migliaia di palestinesi fuggiti da Yarmouk

Betlemme-Ma’an. Lunedì, 17 dicembre, un ufficiale dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp) ha reso noto che la metà della popolazione palestinese residente nel campo profughi di Yarmouk, a Damasco, è fuggita. Ad un giorno dall’attacco aereo compiuto dalle forze siriane, che ha provocato 25 vittime. 

Anwar Abdul-Hadi, ufficiale dell’Olp, ha affermato a Ma’an che gli abitanti del campo profughi di Yarmouk hanno vissuto delle terribili condizioni durante i recenti scontri tra i ribelli e i combattenti palestinesi allineati con il regime siriano. 

Abdul-Hadi ha riferito che i civili palestinesi hanno cercato rifugio nelle scuole, le moschee e gli edifici delle Nazioni Unite che si trovano nelle vicinanze, aggiungendo che il presidente Abbas è sempre aggiornato sugli ultimi sviluppi. 

Il funzionario dell’Olp ha affermato che il regime siriano aveva promesso di non attaccare il campo profughi di nuovo, aggiungendo che violenti scontri sono scoppiati al suo interno, tra i ribelli siriani e i combattenti del Comando generale del Fronte popolare per la liberazione della Palestina (Fplp-Cg). 

Da 13 giorni, il campo profughi sta assistendo ad un duro conflitto tra i palestinesi fedeli ad Assad e i ribelli siriani, alleati con un gruppo di combattenti palestinesi, noto come Liwaa al-Asifah (Brigata Tempesta). 

Sabato 15 dicembre, i combattimenti si sono intensificati. I ribelli hanno guadagnato terreno all’interno del campo, costringendo Ahmed Jibril, il leader veterano del Fplp-Cg, (fazione palestinese alleata di Assad e con base a Damasco), a lasciare la capitale con il suo figlio. 

Condanne. Attivisti dell’opposizione siriana hanno riferito che domenica, 16 dicembre, i caccia siriani hanno bombardato il campo profughi di Yarmouk a Damasco, uccidendo almeno 25 persone che si erano rifugiate in una moschea che si trovava in una zona dove i ribelli cercavano di avanzare sulla capitale. 

In un comunicato diramato lunedì, Taher an-Nunu, portavoce del governo di Hamas a Gaza, ha denunciato l’attacco di Yarmouk. Mentre Yasser Abed Rabbo, esponente dell’Olp ha condannato “il criminale massacro e la distruzione”, commessi dal regime siriano, esortando la comunità internazionale ad intervenire. 

Domenica, Ban Ki-moon, Segretario generale dell’Onu ha definito l’attacco “un fatto estremamente preoccupante”, mentre Laurent Fabius, ministro degli esteri francese l’ha definito “scandaloso”. 

La Siria ospita più che 500.000 rifugiati palestinesi, la maggior parte di essi vive nel campo profughi di Yarmouk. Nel corso dei 21 mesi di rivolta in Siria, sia il governo di Assad che i ribelli hanno arruolato e armato alcuni profughi palestinesi, il che ha portato ad una sorta di guerra civile. 

Nel mese di novembre, l’Olp ha reso noto che circa 600 palestinesi sono stati uccisi nel conflitto siriano.

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