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30/05/2012

Il Libano in Bilico

Anche negli anni passati si erano verificati incidenti analoghi ai recenti scontri di Tripoli e Beirut. Tuttavia essi si sono rivelati nella maggior parte dei casi episodi occasionali, e non sono sfociati in una guerra civile.

La regola era che, fino a quando le potenze regionali non soffiavano sulle contrapposizioni politiche e settarie del Libano, fino a quando sussisteva il patto di non belligeranza delle “due S” (siriani e sauditi) nel paese, e fino a quando quest’ultimo non veniva scelto come teatro di scontri “per procura” (come avvenne nella guerra del 2006 tra Israele e l’Iran), malgrado il periodico esplodere di incidenti isolati una fragile pace poteva sussistere nel paese dei cedri.

Oggi, però, il patto di non belligeranza fra Damasco e Riyadh non esiste più; le tensioni regionali sono altissime a causa della questione nucleare iraniana, delle rivolte arabe, e della lotta per l’egemonia tra Iran e Arabia saudita, che si è tradotta in una contrapposizione settaria senza precedenti nella regione; e la Siria, al centro di queste tensioni, continua a sprofondare verso la guerra civile.

Se nulla invertirà questa tendenza, sarà probabilmente inevitabile che il piccolo Libano venga prima o poi risucchiato in questo terribile vortice.

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