http://www.unita.it «Usare la Siria è immorale»
Un appello e 3 mosse per salvarla Inviata a Dro (Tn)
Vestito come un viandante della solidarietà tra oriente e occidente, Padre Paolo Dall’Oglio, il sacerdote gesuita che ha salvato e rifondato il monastero siriano di Deir Mar Musa al-Habashi, curatore del dialogo interreligioso al punto da essere espulso dalla Siria dopo trent’anni di vita in Medio Oriente, è venuto all’appuntamento di VeDrò in Trentino per denunciare le “menzogne di regime veicolate dai media” internazionali che rendono la Siria un “ring regionale” per Russia e Iran, mentre i giovani siriani invece muoiono per affermare “la loro dignità e la democrazia”. Padre Dall’Oglio ha lanciato un appello alla comunità internazionale, che l’Unità ha raccolto e rilancia. Agli europei di buona volontà, usare la Siria come ring dei conflitti regionali è non solo immorale, ma estremamente deleterio per la sicurezza e l’economia del Mediterraneo, oltre che un fatto morale gravissimo. Il soggetto geostrategico russo e quello iraniano non sono riducibili alla miopia di Putin e di Ahmadinejad e i siriani non possono essere vittima dei calcoli elettorali americani. Chi pensasse di trarre profitto dalla guerra civile siriana per indebolire i protagonisti politici musulmani, fa un pessimo calcolo e rende un ottimo servizio al terrorismo internazionale.
I giovani siriani non torneranno indietro con la loro rivoluzione, hanno già pagato il prezzo, sono disposti a andare fino in fondo; l’unica opzione per la comunità internazionale è quella di accompagnarli con una solidarietà fattiva. Il loro diritto all’autodifesa è riconosciuto dalle convenzioni internazionali e dalle grandi religioni. Non è possibile ridurre l’azione dell’Onu a quella di “pompiere” che vuole ridurre l’escalation militare, perché i siriani non fermeranno la loro rivoluzione finché non avranno ottenuto il loro diritto alla democrazia.
-Occorrono i caschi blu dell’Onu sulla linea del fiume Oronte, dove avvengono i massacri di natura confessionale. - Serve una ”No fly zone” su tutto il Nord della Siria per salvare Aleppo, culla della nostra civiltà. - L’Onu deve arrivare alla capitale Damasco per evitare che la mutazione democratica sia l’occasione per ulteriori massacri a sfondo etnico o confessionale. Mente chi dice che la rivoluzione siriana è un complotto terroristico. Il terrorismo è un problema anche dell’Islam, la nuova Siria dovrà essere protagonista nel recupero dei giovani trascinati nella violenza. Spero che l’Italia e l’Europa li aiutino.
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