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26 aprile 2012

Siria, Ban Ki-moon condanna Assad "Damasco non rispetta il piano di pace"

NEW YORK - Dopo due settimane di presunta tregua in Siria, scende in campo il segretario generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon, con un duro intervento contro il regime di Bashar al Assad. Il presidente siriano, ha detto Ban, non ha ritirato le truppe né gli armamenti pesanti dalle città: "Sono gravemente allarmato - ha detto ancora il segretario generale - dalle continue uccisioni causati dai bombardamenti dell'artiglieria e le esplosioni nelle aree residenziali".

"Questa situazione è inaccettabile e deve cessare immediatamente", ha detto ancora Ban. "Tutto ciò è in violazione degli impegni assunti dal governo di Damasco. Le autorità devono adempiere alle loro promesse senza indugio", ha ribadito.

Per tutta risposta, il governo di Damasco scarica la colpa sui ribelli: "I gruppi terroristici armati - ha detto il ministro dell'Informazione Adnan Mahmoud - hanno continuato gli attacchi in Siria nonostante il piano di pace di Kofi Annan e hanno violato il cessate il fuoco oltre 1.300 volte".

E mentre va in scena il botta e risposta diplomatico, compare in rete un presunto video shock: l'esercito di Damasco avrebbe sepolto vivo un uomo accusato di essere un oppositore. La scena viene documentata in un video che è stato pubblicato su Youtube e la cui veridicità non può essere verificata, ma la notizia sta comunque facendo il giro della rete. 

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