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19/04/2012

Immigrati rimpatriati con scotch
di Vita, Della Seta, Ferrante, Maritati, Nerozzi

Grazie al regista Francesco Sperandeo, siamo potuti venire a conoscenza del trattamento inumano inflitto a due cittadini tunisini respinti dall'Italia. Ora però bisogna capire se tale 'prassi' corrisponda a un'ingiustificabile iniziativa di qualcuno oppure essa sia stata avvallata da qualche autorità dello Stato. Lo dichiarano i senatori del PD Vincenzo Vita, Roberto Della Seta e Alberto Maritati che sull'accaduto abbiamo presentato un'interrogazione al governo.

Nel caso non auspicabile che tra le modalità di intervento della polizia vi sia anche l'applicazione del nastro adesivo, il governo deve intervenire con decisione per porre fine a un procedere che non trova giustificazione né dal punto di vista umano né tantomeno da quello del diritto penale.

 

Interrogazione Urgente a Risposta Orale in Aula al Ministro degli Interni

Premesso che:

Francesco Sperandeo, filmmaker siciliano sul volo Alitalia Roma Tunisi delle 9.20 del 18 aprile 2012 ha scattato una foto che ritraeva ciò che descrive in un post pubblicato sul suo profilo del social network Facebook: "Guardate cosa è accaduto oggi sul volo Roma - Tunisi delle 9,20 Alitalia. Due cittadini tunisini respinti dall’Italia e trattati in modo disumano. Nastro marrone da pacchi attorno al viso per tappare la bocca ai due e fascette in plastica per bloccare i polsi. Questa è la civiltà e la democrazia europea.”;

Sperandeo denuncia di aver richiesto agli agenti di trattare “in modo umano” i due tunisini, tuttavia gli è stato intimato- in modo arrogante - di tornare al suo posto in quanto si trattava di una normale operazione di polizia;

sulla vicenda il capo della polizia, Antonio Manganelli, ha chiesto una relazione con una prima ricostruzione del fatto all'Ufficio di polizia di frontiera dell'aeroporto di Fiumicino. In seguito valuterà se disporre ulteriori accertamenti;

gli investigatori hanno già qualche elemento in possesso: non si tratterebbe di due tunisini ma algerini, che avrebbero fatto scalo tecnico a Roma con un volo che da Tunisi doveva portarli in Turchia. Arrivati a Fiumicino la mattina del 15 aprile, avrebbero rifiutato per due volte di imbarcarsi sul volo diretto in Turchia. A quel punto le autorità avrebbero fatto scattare la procedura di respingimento che prevede di riportarli nel luogo dal quale sono partiti e, dunque, Tunisi;

fonti della polizia, citate dall'agenzia Ansa, sottolineano che la decisione di mettergli una mascherina fermata con il nastro adesivo sarebbe stata presa per la sicurezza degli altri passeggeri.

Si chiede di conoscere dal Ministro competente

se risulta vero che tra le modalità di intervento delle operazioni di polizia sussista l’applicazione di nastro adesivo;

quali misure il governo intenda adottare per mettere in luce ciò che è accaduto.

 

 

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