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05.03.2011
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Domenica 20 Marzo 2011

Immaginate che i Vostri Bambini Vadano a Scuola in Tende, Destinate a Essere Demolite, Perché i Coloni Vogliono l’Acqua del Vostro Villaggio
di Chris Keeler

A Ein il Hilwel la scuola è una semplice tenda con seggiole di plastica.

Ein Il Hilwe è una comunità beduina sita nella West Bank occupata, nella parte settentrionale della Valle del Giordano. E’ una delle molte comunità palestinesi condannate a risentire di de-sviluppo e di stagnazione sotto le rigide politiche dell’Area C. Il villaggio è composto da circa 130 persone ed è situato in una posizione strategica, vicino a una delle poche sorgenti naturali della Valle del Giordano che non è stata confiscata dal governo israeliano.

Il villaggio si trova distante dalla superstrada principale della Valle del Giordano, ai piedi delle colline circostanti. Estrapolata dal contesto dell’occupazione israeliana, Ein Il Hilwe sembra essere una pittoresca dimostrazione di genuinità e di tranquillità. Purtroppo per gli abitanti della comunità, l’occupazione è onnipresente ed è improbabile che presto si ritiri; Ein Il Hilwe è circondata da cinque insediamenti israeliani illegali abitati da coloni che spesso si recano a tormentare i residenti del villaggio. Come in molti altri villaggi in Palestina, sono principalmente i bambini delle comunità quelli che forse risentono in modo più forte degli effetti dell’occupazione.

Solo 35 scolari di Ein Il Hilwe e delle comunità dei dintorni possono usufruire della scuola.

I bambini di Ein Il Hilwe, come quelli che provengono dalle comunità beduine dei dintorni, erano soliti andare a scuola nel villaggio di Tayasir, un percorso di oltre 13 km che comportava il dover prendere un autobus e passare attraverso un check point israeliano. Troppo spesso, però, la prospettiva era quella di vessazioni da parte dei soldati a presidio del posto di blocco. Alcuni sarebbero stati persino costretti ad abbandonare il bus e a percorrere a piedi i 13 chilometri per andare e tornare da scuola. Comprensibilmente, il trattamento brutale imposto dai soldati israeliani ha costretto molti bambini ad abbandonare la scuola. Per combattere il calo del tasso di permanenza a scuola e per sostenere la sopravvivenza della comunità di Ein Il Hilwe, lo scorso novembre la Save the Jordan Valley Campaign ha costruito una semplice tenda-scuola. La scuola può ospitare 35 bambini, anche se, seduti su piccole sedie di plastica, molti hanno lezione fuori, dove docenti volontari insegnano arabo, inglese, matematica, chimica e religione, anche se le classi sono formate da studenti di tutte le età e di tutti i livelli. Purtroppo, dato che la tenda scuola di Ein Il Hilwe è stata costruita illegalmente (secondo le normative draconiane imposte dagli ormai defunti Accordi di Oslo), non è riconosciuta dal Ministero dell’Istruzione palestinese; così non riceve alcun finanziamento dal governo palestinese, ed è ritenuta illegale dal governo israeliano. La tenda e l’area gioco, così come il costo di trasporto per gli insegnanti e per tutti i materiali scolastici sono stati forniti esclusivamente da organizzazioni per lo sviluppo. In effetti, l’esito della scuola dipende completamente dalla beneficenza.

Sabato 26 febbraio ho partecipato a una iniziativa di appoggio a Ein Il Hilwe organizzata dalla Save the Jordan Valley Campaign e dal Ma’an Development Center, durante la quale i volontari hanno aiutato ad ampliare l’attuale area gioco per i bambini e si sono incontrati con i dirigenti della comunità. I volontari avevano il compito di costruire una seconda tenda per la scuola, il che avrebbe permesso la frequenza ad altri 65 bambini, ma venerdì 25 febbraio è arrivata sul posto una jeep militare e ha minacciato di demolire entrambe le tende e l’area gioco esistente.

Tutta la comunità di Ein Il Hilwe è situata in un’area adibita a poligono di tiro

Purtroppo, la situazione di Ein Il Hilwe non è un caso isolato. In tutta la Palestina e in particolar modo nella Valle del Giordano le comunità sono soggette alle stesse spaventose congiunture. L’Area C – che sta a significare il pieno controllo amministrativo e militare israeliano – si estende su oltre il 95% della Valle del Giordano. Cosa ancor più devastante, a proposito dell’Area C, è  l’impossibilità da parte palestinese di costruire, che lascia le comunità palestinesi nel migliore dei casi in un costante ristagno, in quello peggiore, di de-sviluppo. Tra il 2000 e il 2007 è stato approvato solo il 6% delle richieste di permessi edilizi per i palestinesi; nello stesso intervallo di tempo sono stati accordati 91 permessi ai palestinesi mentre sono state edificate 18.472 unità abitative per ebrei. Per ogni permesso edilizio palestinese approvato da Israele, sono stati emessi 55 ordini di demolizione.

Gli scolari di Ein Il Hilwe non sono peraltro stati soli nella sofferenza. Il villaggio Ka’abneh è un’altra comunità beduina che è circondata da colonie. Come a Ein Il Hilwe, era stata costruita illegalmente una scuola per la comunità, dove si insegna a 66 scolari. Negli ultimi tre anni, per la scuola di Ka’abneh sono stati emessi 6 ordini di demolizione, il più recente nell’ottobre 2010 per un piccolo gabinetto. Allo stesso modo, la scuola di Jiftlik ha subito lo stesso destino prima del 2005. Come i compatrioti di Ein Il Hilwe, gli studenti di Jiftlik sono stati costretti a recarsi nella vicina Beit Hassan per andare a scuola. Dopo la costruzione del posto di controllo di Hamra, molti di Jiftlik hanno abbandonato la scuola a causa dei costi elevati di trasporto e dei maltrattamenti subiti ai check point ad opera dei soldati israeliani. Il villaggio ha deciso di costruire una tenda-scuola come quella di Ein Il Hilwe, ma, tra il 2003 e il 2008, gli israeliani hanno demolito la scuola ben sette volte.

La settimana scorsa, i soldati israeliani hanno minacciato di demolire la scuola.

I palestinesi della Valle del Giordano sono costantemente sotto attacco. Israele non solo usa armi da fuoco, ma anche bulldozer e avvocati, per costringere i palestinesi ad abbandonare le loro terre. Nel 1967, nella Valle del Giordano vivevano 320.000 palestinesi. Oggi, il numero si è ridotto dell’82,5%: sono appena 56.000.

I tassi di povertà si innalzano al 60%, peggio che in molte aree di Gaza. Forse la cosa più tragica è che l’occupazione israeliana nega attivamente agli studenti della Valle del Giordano il legittimo diritto all’istruzione. I soprusi da parte dei soldati e dei coloni, così come l’abituale pratica disumana della demolizione della scuola, nega ai bambini palestinesi il diritto all’apprendimento.

L’Articolo 50 della IV Convenzione di Ginevra impone alla forza occupante – in questo caso Israele – di “agevolare il buon funzionamento” delle scuole nel territorio occupato. Le molestie nei confronti degli scolari, la distruzione delle scuole e l’implementare politiche che mettono a repentaglio l’istruzione palestinese sono una lampante violazione di questa, e di molte altre leggi del diritto internazionale – compresa la Convenzione dei Diritti dei Bambini e la Convenzione contro la Discriminazione nel campo dell’Istruzione. Ancora più importante, il danno arrecato oggi alle scuole e agli studenti è causa di forti limitazioni e di handicap per le future generazioni della Palestina.

Gli studenti di Ein Il Hilwe sono solo un esempio di come Israele, negando l’istruzione, viola il diritto internazionale.

Questo lavoro è comparso originariamente su Notes From a Medinah

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