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Una nuova costituzione L’assemblea costituente egiziana ha approvato la bozza di una nuova costituzione, dopo una seduta di sedici ore, andata avanti tutta la notte del 29 novembre 2012. Si tratta di 230 articoli a cui si è lavorato per mesi, nei prossimi trenta giorni il presidente Morsi dovrebbe indire un referendum per l’approvazione della carta. All’assemblea non hanno partecipato esponenti di partiti liberali o cristiani e per settimane gli oppositori di Morsi hanno denunciato la matrice islamista della carta, che riconosce la legge islamica tra i suoi principi. “Questa costituzione rappresenta la diversità di tutti gli egiziani. Tutti, donne e uomini, si ritroveranno in questa costituzione”, ha detto Essam el Erian, un esponente dei Fratelli musulmani dopo che l’ultimo articolo era stato approvato all’alba del 30 novembre. Ci si aspettava che l’approvazione della carta arrivasse tra due mesi, ma l’assemblea ha deciso di velocizzare i lavori, in un clima sempre più conflittuale tra il presidente e la corte di cassazione che minacciava di sciogliere l’assemblea costituente. “Sono rattristato dal fatto che l’Egitto sia così diviso”, ha commentato il Nobel per la pace Mohamed El Baradei. El Baradei ha aggiunto che la carta costituzionale, in questa forma, non durerà molto. I liberali, guidati da ElBaradei, sostengono che l’assemblea abbia perso legittimità. L’opposizione intanto ha organizzato nuove proteste per venerdì, mentre i Fratelli musulmani scenderanno in piazza il 1 dicembre per esprimere solidarietà con il presidente Morsi.
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