Il Fatto Quotidiano
14 novembre 2012

L’Europa in piazza contro l’austerity. Scontri a Roma: 8 arresti e 50 fermi

In Italia, Spagna, Grecia, Portogallo, Irlanda e in altri 17 paesi è stato il giorno di mobilitazione internazionale dei sindacati e dagli attivisti contro le politiche lacrime e sangue dei governi.Nelle città italiane oltre 100 cortei. Episodi di guerriglia urbana si sono registrati nella Capitale e a Torino, Milano e Padova

Decine di migliaia di persone hanno manifestato oggi in tutta Italia per lavoro e scuola. Episodi di guerriglia urbana si sono registrati a Roma, Torino, Milano e Padova. Decine di agenti feriti, una cinquantina di manifestanti fermati nella Capitale. E’ stata Roma infatti il teatro degli episodi più gravi. Diversi i cortei in azione, tra studenti e lavoratori. Scontri molto duri sul Lungotevere tra polizia e corteo degli studenti, dopo un fitto lancio di pietre e bottiglie da parte di questi ultimi, che hanno anche divelto pali segnaletici e lanciato bombe carta. Jeep blindate hanno poi disperso i gruppi più violenti. Ma c’erano anche tanti adolescenti all’esordio in piazza, scioccati ed impauriti dagli scontri. Oltre 140 le persone identificate e più di 50 i fermati: 8 sono stati arrestati (tra questi una donna), altri 8 denunciati. A Torino tre poliziotti sono rimasti feriti. A Milano danneggiate vetrine e banche: in corso Magenta scontri tra il corteo degli studenti che ha tentato di sfondare il cordone di agenti ma è stato respinto, altri tafferugli all’interno della stazione ferroviaria di Porta Genova. Panico tra i cittadini che aspettavano i treni. Il bilancio è di 5 agenti feriti. A Padova tre poliziotti sono stati feriti da bombe carta. Diversi i momenti di tensione con la polizia che ha caricato per respingere il tentativo di alcune decine di giovani dei centri sociali di entrare nella stazione ferroviaria.

Il ministro dell’Interno Cancellieri, che ha seguito dal Viminale l’evoluzione della situazione, ha espresso in serata “la più ferma condanna per i gravi episodi di violenza” ed ha espresso, inoltre, al capo della Polizia, Antonio Manganelli, il proprio “apprezzamento per l’operato delle Forze di polizia, che hanno evitato maggiori e più gravi conseguenze per l’ordine pubblico, per la sicurezza e per l’incolumità dei cittadini”. Ma è polemica perché, al netto della condanna unanime nei confronti di chi ha provocato gli scontri, hanno parlato di degenerazioni nell’azione della polizia non solo Pd, Sel e Idv, ma anche Futuro e Libertà.

Le proteste si sono sviluppate in tutta Europa: Spagna, Grecia, Irlanda, Portogallo. E’ stato il giorno di mobilitazione internazionale dei sindacati e dagli attivisti dei Paesi cosiddetti Piigs contro le politiche di austerity del governi e le scelte dei grandi d’Europa. Manifestazioni convocate da una quarantina di gruppi in 23 Paesi diversi, ma sono trainate soprattutto dalle organizzazioni sindacali dei Paesi iberici. I lavoratori di Spagna e Portogallo sono impegnati nel primo sciopero coordinato della penisola, che ha interrotto i trasporti, messo a terra centinaia di voli, chiuso le scuole. Il bilancio in Spagna, al momento, è di 74 feriti e 118 fermi. A Lisbona ci sono 5 feriti.

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