http://crisis.blogosfere.it
Domenica 16 Settembre 2012

Prezzo del cibo: siamo a un anno dalle rivolte globali
di Debora Billi

Il MIT studia prezzo del cibo e rivolte globali, concludendo che siamo molto vicini allo scoccare dell'ora X. Ecco perché.

Brian Merchant su Motherboard scrive un interessante report degli ultimi modelli scientifici relativi alle rivolte in corso per il mondo. L'Istituto di studi per i Sistemi Complessi, nel 2011, ha rilasciato un paper che spiega come le rivolte degli anni 2008 e 2011 sono strettamente collegate all'aumento dei prezzi del cibo, un aspetto che avevamo sottolineato anche su Petrolio, usando i dati del FAO Food Price Index proprio nel 2011.

Il Massachusetts Institute of Technology ha incrociato i dati dell'Istituto con gli eventi di ribellione globali, ottenendo lo sconcertante grafico in apertura del post.

Il Food Price Index oggi è alla quota di 213, appena sotto quella del 2011 (tra i 220 e i 240). Gli esperti segnalano che il prossimo momento a rischio arriverà nell'agosto del 2013, ma c'è da considerare l'estrema siccità che ha colpito l'emisfero nord durante questa estate, e il calo nella produzione agricola un po' in tutto il mondo. Secondo Oxfam i prezzi del cibo sono destinati a raddoppiare nei prossimi vent'anni.

L'esplosione di rivolte globali è quindi un evento da mettere in calendario, tra le tante catastrofi pendenti. E se consideriamo che le rivolte possono essere aiutate, provocate, e soprattutto guidate nella direzione desiderata da potenze di ogni genere, capiamo che rappresentano un evento ancora più pericoloso e imprevedibile. Almeno per noi peones sempre destinati a subire.

top