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Diamoci un taglio! Come tanti ormai sanno, soprattutto i suoi follower su Twitter (@aiww), Ai Weiwei, oltre ad un artista, è anche uno straordinario barbiere. La sua attività di parrucchiere pazzo ed improvvisato va avanti ormai da anni. I suoi tagli causano ore ed ore di fila: altroché, mai visto qualcuno così veloce. Sostanzialmente tre teste ogni dieci, quindici minuti. Avvertenze (anche se non necessarie perche' tutti ne siete al corrente, altrimenti andreste a farvi tagliare la chioma da Tony&Guy): sai come entri e non sai come esci; non lamentarti se si riceveranno cinquanta 'like' e cento retweet; d'inverno è freddo, parecchio freddo, ma l'hai voluta tu: comprati un cappello. Finalmente, dopo racconti su racconti, oggi la leggenda anche per me si è trasformata in realtà. Non che io mi sia prestata alla performance, nonostante sia stata invitata, ma ho potuto assistere alla creazione. Delle vere e proprie opere d'arte fatte con uno rasoio, anzi due. L'ispirazione di Weiwei e' fulminea e, diciamolo pure, fulminante. Sotto il primo. Sgabello e mantellino professionale da barbiere. Weiwei si allontana, studia il soggetto (tutto ciò ha una durata di cinque secondi, in caso qualcuno di voi stesse pensando a 'la creazione di Adamo'), passa la sua mano tra i capelli della vittima e accende il primo rasoio, regolato ad una lunghezza media. Serve per preparare i capelli alla follia. Una volta preparato il campo, si passa al secondo rasoio, regolato invece a cortissima lunghezza. Uno dei ragazzi sottoposti alla performance, oggi, avendo visto il primo rasoio ormai spento, ha meravigliosamente chiesto: "Finito? Tutto bene?" Weiwei l'ha guardato, più pronto che mai con l'altro, quello vero, in mano e ha risposto: "Finito?!?!?!?!? Non ho ancora cominiciato!!!!!" Un pubblico di curiosi ha assistito, oggi dopo pranzo, alla performance del barbiere più pazzo che ci sia, che ha tagliato ben tre teste. In genere Weiwei si diletta a 'sforbiciare' durante il weekend. Documenta poi tutto e posta su Twitter. Uno sguardo attento e preciso, che viaggia alla velocità della luce, gli permette di creare i tagli più assurdi mai visti. Cerchi, macchie, strisce, ciuffi, buchi, onde, scritte, asimmetrie. Dopodiché i miei colleghi si chiedono anche perché la gente li guardi quando escono, tutti presi a trovare una buona motivazione. Finito il primo taglio, oggi, 'il barbiere di Siviglia' del Fake ci ha guardati , tanti quanti eravamo tutti intorno a fissare il rasoio e fare foto, e ha detto: "Mai vista cosi' tanta gente per un taglio di capelli!"Qui sotto troverete solamente alcuni esempi delle decine di persone che hanno avuto il piacere di mettere la propria testa nelle mani di qualcuno per cui non si potrebbe trovare una metafora piu' azzeccata che un rasoio. E' cosi' che ho veramente capito quanto Weiwei possa essere tagliente. In ogni senso.
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