The Epoch Times
26 luglio 2012

Un affronto alle divinità causa alluvioni a Pechino, secondo gli utenti della rete
di Ariel Tian

 “A sud della Torre del Tamburo (Gulou), est di Houhai, ovest di Dianmen, c’era un bianco ponte di marmo. Nessuno ha osato toccare il ponte durante i progetti di allargamento delle strade a causa delle due statue di creature divine situate sotto il ponte verso est. Nonostante le statue si siano consumate con il tempo, le persone credono ancora che Pechino sarà inondata per sette anni se esse verranno disturbate. La recente improvvisa inondazione potrebbe essere stata causata dalla demolizione che sta ora avvenendo in quel luogo”.

Questo commento è stato pubblicato il 23 giugno da una donna di Pechino sul suo Weibo, dopo un grande acquazzone che aveva colpito la città. Il messaggio è stato inoltrato almeno 14.000 volte con 1.470 commenti a partire dalle 20.00 del 24 luglio.

Dopo le alluvioni dello scorso fine settimana a Pechino, questo argomento è stato risollevato. Un altro blogger di Pechino, chiamato “Qualcosa che non sapete su Pechino” con più di 45.000 followers, ha inoltrato questo messaggio il 22 luglio, quando Pechino ha vissuto la grande pioggia ed è poi stata inondata. Il commento è stato ripubblicato più di 900 volte con 112 commenti in tre giorni.

La leggenda delle creature divine di Pechino che stabilizzano l’acqua, è stata ampiamente riportata dai media come Sohu.com e Yahoo.com e da vari blog come Sina Weibo.

Gli anziani dicono che queste due creature divine furono messe lì per proteggere Pechino dall’acqua. Qualora fossero state disturbate, Pechino sarebbe stata inondata. I residenti sarebbero diventati dei senza tetto, secondo un articolo di Yahoo.

Nessuno sa da quanti anni le statue siano lì. La gente dice che esistevano prima ancora che Pechino diventasse una città. La leggenda sostiene che esse fossero delle creature divine provenienti da ere lontane e che siano discese dai cieli per proteggere Pechino.

Secondo le leggende, prima che le creature divine venissero a Pechino, la città era piena di acqua maleodorante e sporca in cui vivevano i demoni e in cui nessun pesce poteva sopravvivere.

A volte, tra le acque alluvionali, si potevano vedere delle piccole isole che divennero le montagne nella periferia di Pechino. Non c’erano tracce di umani, poiché l’intera montagna era infestata da demoni e mostri che si attaccavano e si uccidevano a vicenda. Erano davvero crudeli e violenti anche verso tutte le altre creature presenti. Fino all’arrivo delle creature divine, Pechino era satura di sangue.

La leggenda descrive il loro arrivo con un improvviso aprirsi del cielo e la loro apparizione tra il tuono e la luce. Vinsero il male e le acque alluvionali si ritirarono vari giorni dopo. Il suolo fertile ricomparve e infine gli esseri umani si raccolsero e lentamente costruirono la città di Pechino.

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