Xi Jingping |
Burningtibet Sept 12, 2012 Il sistema politico cinese è una camera oscura, dove siamo spesso lasciati a speculare su tutte le questioni cruciali. Una fonte di Pechino ha affermato che perseguire Bo Xilai è un mezzo per “sradicare i veleni residui della Rivoluzione Culturale, cosa che stabilisce il tono di riforma politica per il 18° Congresso del Partito”. Deng Yuwen, vice editore di Study Times, il 2 settembre ha pubblicato sulla rivista finanziaria Caijing, un articolo di tre parti intitolato “L’eredità politica di Hu e Wen”. Nell’articolo, Deng esprime le sue speranze per Xi: “La soluzione a tutti i problemi della Cina giace, in definitiva, nella riforma politica e nella sua profondità. Di conseguenza, i leader dovrebbero essere coraggiosi nell’intraprendere i primi passi per spingere verso la riforma e la democratizzazione”. I sostenitori delle riforme premono Xi di tagliare i privilegi delle imprese statali, facilitare l’insediamento permanente nelle città dei migranti rurali, provvedere un sistema fiscale che incoraggi gli amministratori locali ad abbandonare la pratica dell’espropriazione dei terreni e, soprattutto, imbrigliare i poteri di uno stato che rischia di soffocare la crescita e alimentare il malcontento. Xi Jingping è stato citato per aver detto: - Dobbiamo cercare il progresso e il cambiamento, pur rimanendo costanti. … Dobbiamo tenere alta la bandiera delle riforme, compresa quella del sistema politico … La gente è stanca di grandi discorsi senza conseguenze, così che lui eviterà di fare promesse irrealistiche. Il problema della Cina sono le differenze di ricchezza. Ci sono cinesi con orologi e auto di lusso e altri che sono poverissimi. E la distanza tra le persone sta aumentando. Non c’è più equità. Mo Yan Premio Nobel per la Letteratura 2012.
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