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5 agosto 2012

Città dell’altra economia, sgomberato il presidio!

Martedì 7, alle 6,30 decine di vigili urbani hanno sgomberato il presidio promosso da cittadini e organizzazioni sociali «in difesa della Città dell’altra economia e per fermare le destre». Lunedì 6, il presidio era stato invitato a un incontro per «aprire» una trattativa con le nuove imprese (Aiab, cooperativa 29 giugno, Agricoltura nuova e ovviamente la cooperativa di destra Integra) che, dopo l’alleanza con la destra, pretendono di gestire quello spazio. Oltre cinquanta persone lunedì sera avevano partecipato a una cena promossa dal presidio. Ha prevalso il disegno di distruggere la Città dell’altra economia, ha prevalso il linguaggio arrogante della destra e dei suoi nuovi alleati. Qui di seguito, i primi aggiornamenti e l’appello girato in questo giorni.

ORE 14.45 – 9° AGGIORNAMENTO Di seguito un nuovo messaggio del Comitato si sostegno alla Cae: «Roma, 7 agosto – Dopo la forza pubblica, il dialogo che verrà. Il sindaco Alemanno, per tramite dell’Assessore ai lavori pubblici e alle periferie Fabrizio Ghera, dopo aver mostrato i muscoli e accompagnato le realtà vincitrici del bando-truffa a insediarsi negli spazi dell’ex Mattatoio, promette al Consorzio Cae 2.0, in presidio presso l’assessorato dopo lo sgombro di polizia della Città dell’Altra Economia di questa mattina, un incontro “riparatore”da tenersi in Campidoglio il 5 settembre. E’ questo il risultato della prima iniziativa assunta dalle organizzazioni dell’altra economia cittadina che, cacciate alle ore 6,30 con la forza dal presidio che intendeva mantenere aperto a tutta la città lo spazio dell’ex Foro boario, hanno occupato l’assessorato in via Petroselli per chiedere ragione dell’intervento. Per oggi pomeriggio, infatti, era previsto un incontro del Consorzio Città dell’Altra Economia e del suo Comitato di Sostegno con i cosiddetti “vincitori” per confrontarsi, informata l’amministrazione, sulle reciproche posizioni e richieste.
A sorpresa, invece, è arrivato lo sgombero e, vicenda ancora più suggestiva, i rappresentanti della cordata che vede protagonisti, tra gli altri, Aiab Lazio, Agricoltura nuova e Cooperativa 29 giugno, entrare nei locali al seguito delle forze dell’ordine. Una modalità politica che stupisce e interroga.
Il Consorzio Cae 2.0. con le forze cittadine e nazionali che l’hanno sostenuto in questa battaglia per il mantenimento di uno spazio pubblico per un’economia diversa in città, al contrario, continua a mantenere aperto il dialogo con la città, chi ha sostenuto in questi anni il progetto di un’economia diversa per Roma e invita, per questo, tutte e tutti oggi alle ore 18 al Teatro Valle a un’assemblea cittadina per discutere le iniziative e le forme di lotta che verranno assunte nelle prossime settimane.
La Città dell’Altra Economia vive con le forme di solidarietà, di inclusione e di dialogo che abbiamo costruito, negli ultimi 10 anni, con il sostegno delle reti nazionali e internazionali che combattono per cambiare le logiche del puro profitto, delle privatizzazioni a mano armata, per la difesa dei beni comuni. E’ questa l’esperienza che rivendichiamo e continueremo a far vivere nella Città insieme a realtà e persone che come noi condividono questo obiettivo. Ringraziamo il Teatro Valle che ci accoglierà in assemblea stasera, le Reti dell’acqua, le occupazioni cittadine, le forza sociali e politiche che vogliono e vorranno continuare a tenere aperto questo laboratorio di cambiamento economico, sociale e politico di cui Roma, mai come oggi, dimostra di avere grande bisogno».

ORE 14,40 – 8° AGGIORNAMENTO Ecco come quelli del Teatro Valle occupato, una delle più innovative esperienze culturali e di movimento a livello europeo, che ha abbracciato anche i temi dell’economia solidale (come dimostrano le vicende raccontate su Comune-info della Fondazione Valle Bene Comune per gestire in modo partecipato il teatro), annuncia l’assemblea del Comitato di sostegno alla Cae di oggi (ore 18): «Uno spazio come quello dell’ex-Mattatoio è ancora una volta teatro di una ennesima tragedia tutta romana: il Comune non si cura degli spazi della città, di tutti quegli spazi che potenzialmente potrebbero rappresentare socialità, solidarietà, cambiamento, qualità della vita, energie alternative, ecososteniblità, cultura. Da un bando iniziale poco chiaro, quello lanciato qualche anno fa quando la Cae nacque, ora c’è un nuovo bando altrettanto poco chiaro, dal quale scompare del tutto la mission dello spazio (altra economia, cooperativismo, fonti di energia) (…) è necessario ancora un volta denunciare le politiche urbane dell’amministrazione di questa città. Nel 2007, le realtà assegnatarie sono entrate senza un progetto comune e lo sviluppo nel tempo della Cae è stato vittima di una situazione di partenza deficitaria, nei contenuti, nella partecipazione, nella condivisione. E ora, non contenti, si riparte con le stesse prerogative: mancanza di trasparenza, un’impostazione imprenditoriale che non tiene conto delle finalità stesse di un luogo del genere, assenza di progettualità condivisa di lungo periodo, e in ultimo, clientelarismo. E’ di stamattina la notizia che la Cae è stata sgomberata. Questo pomeriggio alle ore 18, assemblea cittadina con il Comitato di sostegno alla Cae presso il Teatro Valle Occupato».

ORE 14,30 – AGGIORNAMENTO «Esprimo piena solidarietà agli attivisti denunciati questa mattina, a seguito dello sgombero della Città dell’Altra Economia. Uno sgombero avvenuto con un grande dispiegamento di forze dell’ordine, al fine di consegnare i locali della Cae al nuovo Consorzio che si è aggiudicato il bando, che rischia però di snaturare la vocazione originaria di questo spazio pubblico. Considerando i soggetti che compongono la cordata, alcuni dei quali sono politicamente vicini all’amministrazione di centro destra, è evidente la scarsa credibilità del nuovo progetto. L’amministrazione Alemanno smantella un progetto importante per insediarsi in un altro pezzo di città… ». A dichiararlo in una nota è Gianluca Peciola, consigliere provinciale di Sinistra Ecologia e Libertà.

ORE 13 7° AGGIORNAMENTO Il Comitato di sostegno alla Cae è riuscito a realizzare l’incontro con la segreteria dell’assessorato ai lavori pubblici, in attesa di un altro incontro, appena fissato, con il sindaco Gianni Alemanno. Confermato l’appuntamento per l’assemblea cittadina del Comitato di sostegno alla Cae alle 18 di oggi al Teatro Valle occupato (via del Teatro Valle 21).

ORE 11,30 6° AGGIORNAMENTO Invasione pacifica del Comitato di sostegno della Cae presso gli uffici dell’assessorato ai Lavori pubblici del Comune di Roma in via Petroselli. Il Comitato ha immediatamente chiesto all’assessore Fabrizio Ghera un incontro che, piuttosto sorpreso da tanta mobilitazione, ha delagato il dirigente Milana a incontrare quelli del Comitato. Da un balcone dell’assessorato sventola lo striscione «Resistenza creativa. Cae 2.0 Città dell’altra economia».

ORE 10,15 5° AGGIORNAMENTO Il presidio contro lo sgombero della Città dell’altra economia si sta spostando in via Luigi Petroselli 45, all’ingresso dell’assessorato ai lavori pubblici. Intanto su web un passaparola immenso sta rimbalzando attraverso mail, post, sms, messaggi via twitter. Centinaia di messaggi di solidarietà da tutta la società civile romana e da molte città di tutta Italia al Comitato di sostegno della Cae. Al presidio sono stati invitati i giornalisti di tutte le testate romane e nazionali, mentre nel pomeriggio, alle 18, è stata convocata un’assemblea cittadina che si annuncia molto partecipata al Teatro Valle occupato (luogo da confermare).

ORE 8,20 4° AGGIORNAMENTO Le prime foto (di Alessandro Di Ciommo) del blitz. Nella foto in basso, l’uomo in maglietta gialla è Andrea Ferrante di Aiab (uno dei pochissimi al quale è stato concesso l’ingresso alla Cae), che guarda soddisfatto l’intervento delle forze dell’ordine e degli uomini dell’assessorato in mano alla destra.

ORE 7,55 3° AGGIORNAMENTO Di seguito il messaggio appena diffuso dal presidio: «AIAB E LA COOP 29 GIUGNO SGOMBERANO LA CITTA’ DELL’ALTRA ECONOMIA» «Questa mattina alle ore 6 le forze dell’ordine hanno compiuto un blitz entrando di forza nei locali della CAE, presidiata da giorni da cittadini e cittadine, attivisti, rappresentanti di organizzazioni sociali, sindacati e associazioni  che lavorano da oltre un anno e mezzo per ridare nuova vita alla Citta’ dell’Altra Economia.
Questa azione avviene all’indomani di un incontro tra gli occupanti e tre rappresentanti della cordata vincitrice del bando: Salvatore Buzzi della coop. 29 giugno, Enrico Erba e Andrea Ferrante dell’AIAB. L’incontro era stato favorito dal consigliere Andrea Alzetta ed era volto a iniziare un percorso di dialogo con gli occupanti.
Durante questo incontro è stata riconosciuta agli occupanti la legittimità a proseguire le attività e le progettualità portate avanti in questi anni alla CAE. Questa apertura ha portato a definire un ulteriore incontro per oggi per continuare una eventuale trattativa.
Nonostante questo percorso, oggi siamo stati buttati fuori dal presidio e dieci persone sono state denunciate per occupazione abusiva.
Dopo neanche un’ora si sono presentati alla CAE, Francesco Coccia (Comune di Roma), Enrico Erba (AIAB), Andrea Ferrante (AIAB) e Carlo Patacconi (Agricoltura Nuova) che con aria tronfia hanno preso possesso dei locali. L’azione di questa mattina dimostra la connivenza tra realtà che si dichiarano altroeconomiche e pratiche aggressive ed antidemocratiche che nulla hanno a che vedere con il dialogo e la mediazione.
Ribadiamo che la CAE appartiene a tutti i cittadini e le cittadine di Roma come spazi, esperienza e portato, e chiediamo una volta di piu’ che ci sia garantito di proseguire il percorso avviato da tempo, che restituirebbe alla citta’ un luogo di socialita’, economia altra, elaborazione, formazione. Denunciamo all’opinione pubblica cittadina, alla forze politiche e alle forze sociali quanto sta avvenendo e affermiamo che continueremo nella battaglia per la costruzione di spazi di progettazione di altreconomia vera, partecipata e democratica. La mobilitazione proseguirà per veder garantita a questa città un luogo per l’economia solidale vero. Roma non ha bisogno di un altro centro commerciale della green economy.
Appuntamento per tutte e tutti alle ore 9 alla CAE».

ORE 7,40  2° AGGIORNAMENTO Da non credere, è già arrivato il furgone con i rappresentanti di Aiab: scendono alcune persone, le uniche alle quali i vigili urbani concedono immediatamente l’ingresso alla Città dell’altra economia. Intanto, molte persone che hanno sostenuto il presidio in questa settimana sono già arrivate a Testaccio.

ORE 07,30 1° AGGIORNAMENTO Non solo quattro auto dei vigili su largo Frisullo e altre all’interno della Cae: a eseguire lo sgombero, in corso in questo momento, ci sono diversi dirigenti e impiegati del Comune di Roma, e tre furgoni con le attrezzatture per iniziare subito i lavori, in modo da consegnare presto l’ex mattatoio alle imprese che si sono alleate con la destra. La polizia al momento non consente a nessuno l’ingresso da largo Frisullo. Al presidio erano presenti una decina di persone denunciate per l’occupazione.

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