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domenica 17 giugno 2012 12:51

Avanza la desertificazione, in Italia e nel mondo

A pochi giorni dall'inizio del summit mondiale sull'ambiente Rio+20, si celebra oggi la giornata mondiale contro la desertificazione. Ogni anno persi 12mln di ettari.

La salute della popolazione mondiale passa anche per quella del suolo. E' questo il messaggio di fondo che arriva dalle Nazioni Unite che oggi celebrano in tutto il mondo la giornata per la lotta alla desertificazione, a tre giorni dall'inizio dalla conferenza Rio+20, il summit mondiale sull'ambiente e il clima.

"Il concetto di desertificazione e' piu' ampio della semplice avanzata dei deserti - spiega Giuseppe Scarascia Mugnozza, Capo Dipartimento del Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura (Cra) - ma indica la perdita della capacita' di produrre beni, un problema per il mondo e anche in Italia". Secondo le cifre dell'Onu il 52% del terreno agricolo mondiale si sta degradando, e ogni minuto se ne perdono 23 ettari (34 campi da calcio).

In un anno 12 milioni di ettari di campi vengono persi, che produrrebbero 20 milioni di tonnellate di grano. Per quanto riguarda l'Italia, secondo le cifre fornite dall'Enea in un recente congresso sul tema, il 30% del territorio e' a rischio: "Da noi la situazione e' variegata - spiega l'esperto - i problemi principali sono l'espansione dell'urbanizzazione, la salinizzazione dei terreni e soprattutto al Sud gli incendi favoriti dal clima sempre piu' secco". Prima di 'dettare legge' alle conferenze come quella di Rio, sottolinea Scarascia, dovremmo risolvere i problemi 'in casa nostra': "Da noi c'e' molto da fare, e la prima cosa sarebbe superare le frammentazioni nella gestione del territorio - afferma - bisogna assicurare una vera lotta agli incendi, che in molte Regioni non si fa per la mancanza di risorse. Poi bisogna intervenire nella lotta all'erosione con dei veri pianid i sviluppo rurale, e combattere la risalita del cuneo salino, l'inquinamento cioe' delle falde acquifere da parte dell'acqua di mare, combattendo i prelievi abusivi e gestendo correttamente le risorse idriche".

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