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Acqua pubblica: oltre 37mila firme in Senato per chiedere il rispetto del referendum
Il Forum Italiano dei Movimenti per l'acqua ha consegnato al Senato, dove è in discussione il 'decreto liberalizzazioni', l'appello sottoscritto da oltre 37mila cittadini per il rispetto del voto referendario. Vista la spinta privatizzatrice dell'esecutivo, è necessario preservare il risultato del referendum di giugno. Il Forum Italiano dei Movimenti per l'acqua ha consegnato ieri al Senato, dove è in discussione il Decreto sulle Liberalizzazioni del Governo Monti, l'appello per il rispetto del voto referendario sottoscritto da 37.670 cittadini. Nell'appello si chiede alle istituzioni democratiche del paese la salvaguardia del voto di 26 milioni elettori che lo scorso 12 e 13 giugno hanno scelto un servizio idrico pubblico e partecipato senza profitti dei privati. Vista la forte spinta privatizzatrice dell'esecutivo guidato da Mario Monti, il Forum Italiano dei Movimenti per l'acqua chiede di preservare, ad ogni costo, il risultato di giugno e intende vigilare sull'iter parlamentare del decreto affinché non rientri dalla finestra il divieto di gestione pubblica del sevizio idrico che con una forte mobilitazione delle ultime settimane è stato cacciato dalla porta. “Nessuna esigenza di qualsivoglia mercato si legge nel testo può impunemente violare l'esito della consultazione democratica, garantito dalla Costituzione, nella quale si è espressa senza equivoci la maggioranza assoluta del popolo italiano”. La mancata attuazione dei risultati referendari rappresenta ad oggi una vera e propria emergenza democratica, alla quale i cittadini hanno iniziato a rispondere attraverso l'obbedienza ai risultati referendari dal basso. Tale obbedienza sta portando decine di migliaia di famiglie italiane ad ricalcolare la bolletta dell'acqua eliminando la 'remunerazione del capitale investito' abolita a giugno.
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