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il 18 ago 2011

Lo Yemen non vuole Saleh
di kiwan kiwan

La tensione politica nello Yemen è alle stelle,  dopo che le forze di opposizione hanno costituito il Consiglio Nazionale per la Guida della Rivoluzione come risposta alla decisione del presidente Ali Abdullah Saleh di tornare nello Yemen, rifiutando tutti gli sforzi internazionali alla ricerca di una soluzione politica per salvare lo Yemen e evitare la guerra civile.

L’Assemblea nazionale della Rivoluzione ha eletto ieri un Consiglio Nazionale per condurre la protesta popolare. 143 membri, tra cui personalità politiche tribali e militari, soprattutto oppositori del regime di Ali Saleh che si trova a Riyadh  dal giugno scorso, quasi rimase ferito durante un attacco  contro il Palazzo Presidenziale.

Il Presidente del Consiglio Preparatorio del Dialogo Nazionale, Mohamed Salem Basendwah, in apertura della riunione ha affermato che il Consiglio “sarà un momento di svolta nel corso del processo rivoluzionario, imponendo a tutte le forze rivoluzionarie  l’unificazione contro il regime  corrotto di Saleh e familiari”.

Fanno parte del Consiglio  una serie di leader tribali e di partiti di opposizione, i Giovani della Rivoluzione , i Sostenitori della Rivoluzione e alcuni leader dei dissidenti dell’esercito, oltre a rappresentanti di organizzazioni della società civile.

La riunione del  Consiglio ha avuto luogo tra rigide misure di sicurezza in una delle sale dell ‘Università di Sana’a, nei pressi della  Piazza del Cambiamento, dove si raduna la folla di decine di migliaia di giovani anti regime. Nel Consiglio ci sono anche 11 donne.

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