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venerdì 6 maggio 2011 15:33

Yemen, folla in piazza pro e contro Saleh

SANAA (Reuters) - Decine di migliaia di yemeniti oggi sono scesi in piazza a favore e contro il presidente Ali Abdullah Saleh, dopo che ieri gli sforzi compiuti dagli stati del Golfo per far ripartire un piano che prevede le sue dimissioni sono stati ostacolati dalle condizioni poste dal partito di Saleh.

I manifestanti anti-Saleh si sono riuniti per la preghiera e una manifestazione nella principale della capitale Sanaa, Siteen Street, dove la folla occupava diversi chilometri nonostante la pioggia battente.

"Oh, Dio, rovescia il tiranno dello Yemen", gridavano i dimostranti. Molti lanciavano palloncini in aria con la scritta "dimettiti".

Ma un'altra grande folla di sostenitori di Saleh si è riunita in Sabiyeen Street con bandiere e ritratti del presidente, gridando : "Il popolo vuole Ali Abdullah Saleh".

Saleh, un abile veterano della politica al potere da quasi 33 anni, è di fronte alla sfida più dura in tre mesi di proteste, che hanno portato a manifestare centinaia di migliaia di persone.

Ma anche oggi non ha temuto il confronto, definendo i suoi oppositori "fuorilegge" e "forze del terrore".

"Sì alla legittimazione costituzionale, no al caos, no a piani di vendetta... vi assicuro che resteremo insieme, saldi, come le montagne di Ayban e Shamsan", ha detto il presidente alla folla di sostenitori.

Ieri intanto il Consiglio di cooperazione del Golfo ha proposto una revisione del proprio piano per lo Yemen, che prevede un periodo di 30 giorni per le dimissioni di Saleh, fino a pochissimo tempo fa sostenuto sia dall'Arabia Saudita che dagli Usa e altri paesi come un baluardo contro al Qaeda e l'instabilità della regione. Il piano prevede che 15 membri del partito al potere e dell'opposizione firmino l'accordo a Sanaa insieme a Saleh e al capo dell'opposizione.

Ma il partito del presidente ha detto che Saleh non firmerà fino a che non avranno firmato i rappresentanti di maggioranza e opposizione, e l'opposizione per parte sua ha già detto che non accetterà un simile iter.

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