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13 marzo 2011

Dopo le Proteste il sultano dell'Oman
Cede i Poteri Legislativi

Il "Consiglio consultivo" avrà anche funzioni di controllo. Entro 30 giorni emendamenti alla Costituzione per rendere permanente il passaggio. Forti aumenti delle pensioni. Ma le manifestazioni per le riforme politiche proseguono

MASCATE - Il sultano dell'Oman, Qabus Bin Said al-Said - al potere da oltre quarant'anni - ha deciso oggi di cedere poteri legislativi a un consiglio consultivo, dopo che anche nell'Oman si sono svolte diverse manifestazioni per chiedere riforme politiche, con un crescente malcontento sociale sullo sfondo. Con un decreto pubblicato dall'agenzia ufficiale Ona, il sultano ha ordinato di conferire "i poteri legislativi e quelli di controllo" dell'azione di governo al "Consiglio d'Oman", formato da un Consiglio Consultivo (Shura), eletto, di 83 membri e da un Consiglio di Stato, una sorta di Senato, di 57 membri designati dal sultano. Le due camere hanno un ruolo puramente consultivo presso il governo, che si occupa invece di mettere in pratica la politica generale definita dal sultano.

Nello stesso decreto, Qabus ha chiesto a una commissione di presentare entro 30 giorni un emendamento alla Costituzione che consenta di conferire i poteri legislativi all'Assemblea consultiva. Il sultano ha inoltre ordinato forti aumenti delle pensioni, tra il 50 e il 100%, secondo la Ona e ha raddoppiato lo stipendio ai dipendenti pubblici.

Nei giorni scorsi, Qabus ha effettuato un ampio rimpasto di governo, dopo aver rimosso due ministri, considerati "corrotti". Per rispondere alle richieste dei manifestanti il sultano - si apprende ancora - ha nominato nuovi capi della polizia e delle forze doganali sotto accusa per la brutale risposta alle dimostrazioni che si sono svolte nella città di Sohar. Le manifestazioni pro-democrazia e contro la corruzione sono proseguite anche oggi.

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