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28 ottobre 2011

Libia, la Nato: "Fine missione il 31 ottobre"

BRUXELLES - Alla fine è stato mantenuto l'impegno originario. La missione Nato in Libia terminerà ufficialmente il 31 ottobre, come stabilito nelle ore successive alla cattura e uccisione di Muammar Gheddafi. "La decisione è stata presa all'unanimità", ha confermato una fonte diplomatica dell'Alleanza al termine di una riunione del Consiglio atlantico a Bruxelles allargato ai cinque paesi non membri che hanno preso parte all'operazione nel Paese nordafricano (Qatar, Emirati Arabi, Marocco, Giordania e Svezia).

"Unified Protector è una delle operazioni di maggior successo nella storia della Nato", ha sottolineato il segretario dell'Alleanza Atlantica, Anders Fogh Rasmussen. "Abbiamo rispettato pienamente lo storico mandato delle Nazioni Unite per proteggere la popolazione della Libia, di far rispettare la no-fly zone e l'embargo sulle armi", ha aggiunto, ricordando che la Nato ha "lanciato questa complessa operazione più velocemente che mai" e "l'ha condotta in modo efficace, flessibile e preciso con i molti partner della regione e oltre".

Una missione fatta "per il popolo della Libia" che ha "liberato il proprio Paese e trasformato la regione", tanto che questa può essere definita la "vittoria dei libici". "Naturalmente hanno ancora molto lavoro da fare, per costruire una nuova Libia fondata sulla riconciliazione, i diritti umani e lo stato di diritto. Una Libia democratica per tutto il suo popolo. Ma il mondo sta con loro. E la Nato è pronta ad aiutare, se necessario e richiesto, a riformare le istituzioni di sicurezza e difesa di cui tutte le democrazie hanno bisogno per restare libere e sicure", ha concluso Rasmussen.

Nei giorni scorsi il Consiglio nazionale di transizione libico aveva chiesto all'Alleanza di rimandare la fine della missione Unified Protector alla fine dell'anno.

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