Transcend Media Service Libia Lontano dalla costa giapponese c’è una costa libica dove si mette nuovamente in scena la guerra israelo-anglo-francese all’ Egitto del 1956, senza l’attore chiave Israele, ma con l’attore principale USA, oltre ai sette membri del Consiglio di Sicurezza ONU. E gli USA che ripropongono nuovamente nel testo della risoluzione il Clausewitz di con ogni mezzo necessario. Meno cinque membri del Consiglio di Sicurezza che si sono astenuti: Brasile, Russia, India, Cina (BRIC) e Germania; i futuri vincitori? Le potenze chiave occidentali hanno sbavato tutte per dare addosso a Gheddafi già da quando depose il re Idris nel settembre 1969, e notiamo che la sua vecchia bandiera con il tricolore francese è adesso a Benghazi. Vedremo presto chi sono coloro che sostengono le forze anti-Gheddafi. Hanno delle buone ragioni, ma chi vede in Libia solo una sollevazione contro una brutale dittatura è come quelli che pensano ai terremoti senza gli tsunami. L’utilizzo dell’ONU per la politica anglo-franco-americana, con o senza pretesti umanitari, non passerà certo alla storia. Sarebbe stato invece un evento storico l’istituzione di una zona di non-volo sul Bahrain, o ancor più su Gaza due anni fa. Ma l’ONU non fu fatta per quello; e oggi meno che mai. Gli atti di omissione dell’Unione Africana e della Lega Araba sono grida che si levano al cielo. La Libia è un paese membro importante di entrambe. Avrebbero potuto offrire mediazione fin dall’inizio. Se respinta, avrebbero potuto autorizzare l’entrata via terra, mare o cielo di forze di interposizione (peacekeeping), non di truppe “per imporre la pace” (peace-enforcing). Invece hanno lasciato la partita a paesi sospetti ben collaudati e decadenti. Vergogna su di loro. Facciano meglio la prossima volta. Di occasioni ce ne saranno molte. È stato respinto un cessate-il-fuoco (vogliono Gheddafi, non sua figlia, come nel 1986?) in un paese in subbuglio per le contraddizioni e un mondo arabo (salvo qualche elite) che si contorce di rabbia per un’ulteriore intervento occidentale, con la partecipazione del barboncino Norvegia ora alla sua terza guerra contro un paese musulmano. “Missione compiuta” sarà una formula elusiva, come in Iraq e Afghanistan. Dieci anni di guerra in Libia, con innumerevoli uccisi? Temiamo di sì. Speriamo di no. Ci si appella adesso ai BRIC + la Germania. Non basta l’astensione. Ponetevi sul versante della storia, che vuol dire: essere a fianco della liberazione araba dal dominio dell’Europa Occidentale, degli USA e di Israele, e da un’economia che causa sempre più ineguaglianza-miseria, e dall’autocrazia. I Cinque Astenuti hanno esperienza nel combattere tali patologie. BRIC+G, A5: La palla è nel vostro campo. Giocatela bene.
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