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in data: 25/01/2011

Egitto, scontri in piazza nella "giornata della rabbia"

IL CAIRO (Reuters) - Scontri oggi al Cairo tra manifestanti anti-governativi e polizia, durante la cosiddetta "giornata della rabbia" promossa via web da alcuni attivisti, che si sono ispirati alla recente rivolta in Tunisia, per protestare contro la povertà e la repressione nel paese nordafricano.

La polizia, che in un primo momento aveva tollerato la manifestazione, ha prima usato un cannone ad acqua nel centro della città contro i dimostranti, poi ha caricato con i manganelli e ha sparato lacrimogeni, riferiscono testimoni.  Nel corso della giornata si sono fatti più violenti gli scontri a piazza Taharir, nel centro del Cairo.  Almeno 5 manifestanti sono rimasti feriti. Lo riferisce l’agenzia di stampa Dpa, precisando che gruppi di dimostranti si sono diretti verso l’edificio che ospita la sede del ministero degli Esteri. Gli attivisti Internet -- tra i più duri contestatori del presidente Hosni Mubarak, al potere da un trentennio -- hanno indetto la protesta nazionale in concomitanza con una festività pubblica della polizia.

Le manifestazioni di oggi -- che si svolgono anche in altre città, tra cui Ismailia, Suez e Alessandria -- rappresentano un banco di prova per capire se i dimostranti sono in grado di tradurre il loro messaggio online in proteste di strada. E' difficile stabilire il numero preciso dei partecipanti data la diffusione delle manifestazioni ma sono stati circa 15mila secondo fonti dei servizi di sicurezza, e 25 mila secondo gli organizzatori, i manifestanti che hanno preso parte alle mobilitazioni per chiedere riforme politiche e sociali, sul modello della "rivoluzione del gelsomino" tunisina.

"Abbasso, abbasso Hosni Mubarak", hanno scandito i manifestanti all'esterno del palazzo di giustizia nel cuore del Cairo, protetto da un cordone di polizia.

Tra le varie manifestazioni segnalate, quella di Mahalla el Kubra, teatro nel 2008 di scontri sul caro vita, dove circa 200 persone hanno protestato oggi.

Nel Sinai settentrionale, testimoni e fonti della sicurezza hanno parlato di decine di manifestanti che hanno dato fuoco a pneumatici e bloccato una strada costiera che porta a Rafah sul confine con Gaza, chiedendo il rilascio dei prigionieri.

Un gruppo di manifestanti è riuscito a scavalcare i cordoni di sicurezza creati intorno al Museo egizio del Cairo, nel centro della capitale, e ad entrare nell’edificio. Lo scrive il sito di al-Shorouk, secondo il quale alcuni gruppi di manifestanti sarebbero riusciti a mettere in fuga gli agenti della sicurezza. Nella zona un gran numero di auto parcheggiate per strada sono state distrutte.

"Gamal, dì a tuo padre che gli egiziani ti odiano", urlano facendo riferimento al figlio di Mubarak che secondo molti egiziani è destinato succedere al padre 82enne.

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Indiscrezioni sulla fuga del figlio di Mubarak. Il figlio del presidente egiziano Hosni Mubarak, Gamal, considerato candidato alla successione  al potere, sarebbe fuggito a Londra con la moglie e la figlia. È quanto riporta la rivista online araba ‘Akhbar al-Arab’, edita negli  Stati Uniti, ma la notizia non trova alcuna conferma ufficiale. Secondo il sito, Mubarak Jr. sarebbe partito oggi senza alcuna protezione da parte della sicurezza alla volta della Gran Bretagna, a bordo di jet privato dall’aeroporto della zona ovest del Cairo. La famiglia avrebbe caricato a bordo dell’aereo 97 valige. Poco dopo la diffusione di questa notizia, una fonte ufficiale dell’aeroporto del Cairo ha negato, al giornale egiziano ‘al-Wafd’,  che alti funzionari del governo o uomini d’affari siano partiti stamane, ”per evitare gli effetti del ‘giorno della collera’ proclamato dalle opposizioni nel paese”.

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