http://rete-eco.it Sulla Nomina di Yair Naveh a Vice Capo del Personale dell´Esercito Israeliano 3 Dicembre 2010 Il grande stupore con cui è stato salutata la nomina di Yair Naveh a Vice Capo del Personale è di per sè un fatto di cui ci si dovrebbe stupire. Dopo tutto, chi altri avrebbe potuto essere nominato Vice Capo del Personale se non Yair Naveh? A chi altro piacerebbe assassinare immediatamente chiunque guardi a lui con sospetto, uccidere immediatamente chiunque si muova, distruggere, devastare, conquistare, schiacciare? Yair Naveh è uno dei migliori figli dell’esercito, ha appreso tutto ciò che doveva apprendere e dato prova di sé sul campo. L’Alta Corte di Giustizia non gli interessa (Uri Blau, grazie alle informazioni fornite dall’ex soldato Anat Kamm, su Haaretz, 28 Novembre 2008), non riconosce i diritti umani, odia gli arabi o forse loro passano solo sulla sua strada al lavoro. Ma adora uccidere. Che altro è necessario per un Vice Capo del Personale dell’esercito di Occupazione, la cui funzione è stata ben definita nel corso di quarant’anni: uccisione, eliminazione, distruzione, devastazione e abuso di una popolazione civile di milioni di persone? Ma coloro che sono dubbiosi sulla sua nomina e vorrebbero ostacolarla sono ancora immersi in una specie di infondato romanticismo sull’Esercito di Occupazione israeliano. Un romanticismo che pretende che le persone come Yair Naveh sono l’eccezione e che non si può lasciare l’esercito nelle loro mani. Né nelle mani dei coloni, né dei mercenari o dei rabbini che predicano l’assassinio dei bambini non ebrei, né dei piloti che sentono solo un sobbalzo sull’ala quando sganciano una bomba su una casa abitata [1], né nelle mani di ragazze soldato come Eden Aberjil, o nelle mani di comandanti come il Col. Bentzi Gruber, il quale è assolutamente convinto che il massacro di Gaza sia stata un’espressione della giustizia divina e che Dio sia quindi dalla nostra parte, che l’uccisione di centinaia di bambini a Gaza sia stata commessa in accordo con il codice etico dell’IDF (Forze di Difesa Israeliane) che ci impone dei limiti morali e dunque “non è possibile che noi abbiamo arrecato danno a degli innocenti”, che non capisce perché riceva delle spiacevoli lettere che spaventano sua moglie nella sua meravigliosa casa rinforzata in un insediamento (Yediot Aharonot, Venerdì 26/11/2010). In quali mani dovremmo dunque lasciare l’esercito? Forse nelle mani di coloro che hanno partecipato come osservatori e aiutanti al massacro di Sabra e Shatila (vedi il nominato all’Oscar Walse with Bashir) e le cui anime da allora sono state scosse fino ad oggi, o nelle mani di coloro che “Rompono il Silenzio” (il gruppo “Break the Silence”, ndr) perché non possono portare il fardello dei loro crimini e sono perseguitati giorno e notte dallo sguardo terrorizzato di una ragazzina di Gaza/Jenin/Nablus/Beit Umar/Bil’in/Ni’lin/Sheikh Jarrah/Beit Hanun/Jabaliya/Qalqiliya o Hebron, o nelle mani delle donne soldato che, diversamente da Eden Aberjil, hanno difficoltà a ricordare se sorridevano quando venivano fotografate vicino al cadavere di un bambino a Hebron, per il divertimento o per i ragazzi, e le cui vite sono state costantemente scosse da quando sono state dismesse dal servizio nell’esercito e hanno realizzato ciò che avevano fatto? [3] Yair Naveh, i suoi discepoli e i suoi insegnanti , ci impediscono di immaginare e credere, contro ogni evidenza, che quarant’anni di abusi, uccisioni e distruzioni siano eccezioni al codice etico dell’esercito più immorale del mondo. La nomina di Yair Naveh ci impedisce di continuare a raccontare ai nostri puri, giovani, entusiasti figli, che vogliono contribuire e agire, costruire ed istruire, e che si inseriscono nei programmi pre-esercito con un magnifico fervore di auto-realizzazione, sicuri che potranno apportare un cambiamento “dall’interno”, che tutto andrà bene solo se si inseriranno nelle giuste unità le unità “combattenti” cioè quelle dell’assassinio, delle uccisioni e delle eliminazioni, o al limite nelle unità di “sostegno al combattimento” quelle che forniscono l’addestramento per le uccisioni e gli assassini e che irrobustiscono le nostre forze; la nomina di Yair Naveh ci impedisce di continuare a dire ai nostri figli che, in risposta agli opuscoli dei rabbini che inneggiano all’uccisione e al massacro, possono distribuire la loro e nostra dottrina di pace e fratellanza tra le truppe dell’IDF. La nomina di Yair Naveh è opportuna. Nessuno è più adatto di lui a stare quasi alla testa dell’esercito più immorale del mondo, l’esercito più crudele al mondo, che si considera illuminato. Un esercito con una disponibilità illimitata di soldi e potere e mercenari (li hanno già giudaizzati tutti?), una folla immersa in impulsi ed interessi nessuno dei quali è morale. Questo è il significato di un esercito. Per questa ragione non è Yair Naveh ma noi, che dobbiamo rinunciare al ruolo di creare soldati, fornire soldati, far nascere sodati ed istruire futuri soldati. Dobbiamo raccogliere il coraggio e insegnare ai nostri figli e rifiutare. Rifiutare di prender parte ad un’organizzazione guidata da criminali di guerra, assassini di bambini. Un’organizzazione come questa non può essere altro che un’organizzazione criminale. Evitala come eviteresti il fuoco dobbiamo dire loro e pensa ad altri modi in cui puoi contribuire alla società in cui vivi. Forse puoi andare a vivere a Yeruham per tre anni, aiutare i bambini etiopi che sono trattati con sfacciato razzismo nella loro terra promessa, oppure vai a vivere a Bil’in o a Ni’lin o in qualsiasi altro villaggio palestinese che è stato preso d’occhio dall’esercito per distruggerlo? Puoi forse organizzare sempre più barche di solidarietà con Gaza? O forse con il tuo corpo puoi bloccare la via a polizia e soldati che vanno a buttare i bambini sulla strada a Sheikh Jarrah e Silwan? Forse puoi aiutare i rifugiati che arrivano sulle nostre spiagge fuggendo da olocausti e genocidi perché hanno sentito che qui c’era la democrazia, e aiutarli a nascondersi, a cavarsela, a scappare dal crudele governo razzista della democrazia degli Ebrei? Forse puoi salvare il Mar Morto? Ci sono così tante possibilità, figli, per contribuire al miglioramento della società - dello Stato, se volete - del posto in cui vivete. E queste possibilità non includono l’uniforme dell’IDF, né le sue pistole, né le sue bombe o i suoi comandanti, modello e pietra di paragone dei quali è Yair Naveh, uno dei molti ai cui ordini non dovrete mai obbedire. E’ quindi un nostro vantaggio vedere un uomo del genere alla testa dell’esercito o quasi. La nomina di Yair Naveh ci permetterà di indicare un oggetto preciso e dire ai nostri figli: vedi? Questo è l’uomo cattivo. Non andargli vicino. E quando loro chiederanno spaventati: che cosa fa ai bambini? Noi risponderemo: li uccide, semplicemente così, senza l’Alta Corte di Giustizia e senza Btselem. [2] Note del traduttore: 1. Nell’agosto del 2002, poco dopo che le Forze Aeree Israeliane sganciassero una bomba sopra una casa a Gaza, uccidendo il leader di Hamas Salah Shehadeh assieme a 14 civili innocenti, molti dei quali erano bambini, chiesero al comandante delle Forze Aeree, Dan Halutz, come si sentisse da pilota quando sganciava una bomba. Lui rispose: “Sento un leggero sobbalzo sull’aereo, risultante dallo sganciamento della bomba. Un attimo dopo, è finita. E questo è tutto. Questo è quello che sento.” Halutz è stato più tardi nominato Capo del Personale dell’ Israel Defence Forces (Vered Levi-Barzilai, “Yefei nefesh, nim’astem”, Haaretz, 23 Agosto 2002. In ebraico. http://www.haaretz.co.il/hasite/pages/ShArt.jhtml?itemNo=543557 ) 2. Btselem: un’organizzazione israeliana per i diritti umani che monitora gli abusi dell’esercito e della polizia israeliani in Cisgiordania. Website: http://www.btselem.org/English/index.asp. Il Primo Ministro Yitzhak Rabin disse che avrebbe voluto poter trattare con i territori palestinesi “senza l’Alta Corte e senza Btselem”. 3. Riferimento al documentario "to see if I'm smiling". di Tamat Yarom, 2007. http://www.haaretz.co.il/hasite/pages/ShArtPE.jhtml?itemNo=921422&contras-sID=2&subContrassID=13&sbSubContrassID=0 |