HAARETZ Last update - 19:07 10/01/2010 Solo gli psichiatri possono spiegare il comportamento di Israele By Gideon Levy Haaretz Correspondent Il nostro folle mondo del crimine è stato recentemente messo sotto osservazione. Dalle guardie del corpo del Capo di stato maggiore delle forze armate ai genitori che uccidono i loro figli, tutto è stato messo sotto osservazione (ndt: psichiatrica). E' venuto il momento, come pare ormai consolidato costume dalle nostre parti, di mettere sotto osservazione anche il paese. Forse è proprio dagli specialisti in psichiatria che potrà venire la diagnosi che ci salverà. Ci sono numerosi motivi per fare questo. Una lunga serie di atti che non hanno spiegazione razionale, o addirittura che non hanno spiegazione che sia, alimentano il seguente sospetto: una perdita di contatto con la realtà; temporaneo o permanente squilibrio, paranoia, schizofrenia e megalomania; perdita della memoria e della capacità di giudizio. Tutto questo deve essere valutato, dopo attenta osservazione. Gli psichiatri devono essere così gentili da cercare di spiegarci com'è possibile che un paese, i cui leaders si sono impegnati per la soluzione dei due Stati, continui a destinare enormi risorse pubbliche alla costruzione di nuovi insediamenti nei territori che intende abbandonare in futuro. Quale spiegazione può esserci, se non proveniente dalla scienza psichiatrica, per lo stop di 10 mesi alle nuove costruzioni residenziali nei territori (ndt: occupati) immediatamente seguito da un loro incremento? Come può un paese essere così avaro nella spesa sanitaria per i suoi cittadini, la cui fascia povera diventa sempre più povera, e contemporaneamente, a fronte di una situazione per cui una parte delle strade nella West Bank (ndt: Cisgiordania, territorio palestinese occupato da Israele nel 1967) è giudicata pericolosa, quello stesso paese decide di costruire lì altre strade su strade che collegano il niente col niente? Gli psichiatri devono spiegarci come può il Procuratore di Stato annunciare l'intenzione di espropriare terre private di proprietà palestinese nell'area di Ofra - il "più grande insediamento illegale nei territori" (nelle parole del consigliere del Ministro della Difesa per gli insediamenti) - quando il Primo Ministro Benjamin Netanyahu, nel suo discorso all'Università di Bar-Ilan dello scorso anno, esplicitamente si impegnò a non farlo, e il Presidente Shimon Peres fece ancor di più durante un incontro con il Presidente egiziano Hosni Mubarak. Gli psichiatri devono spiegarci quali intenzioni si celano dietro la decisione di esaminare l'annessione a Israele dell'autostrada 443, che corre attraverso la West Bank - se non quale un modo di rendere inapplicabile la recente sentenza dell'Alta Corte di giustizia che apre quella strada ai veicoli palestinesi. E com'è possibile che un'insignificante minoranza - i coloni - seminino paura e riescano a condizionare il paese per così tanti anni? Gli psichiatri devono chiarire come un paese che è stato oggetto di una Relazione così potenzialmente disastrosa per la propria immagine, come la relazione Goldstone, (ndt: relazione delle Nazioni Unite sull'operazione Piombo fuso contro la popolazione di Gaza del dicembre 2008 gennaio 2009) possa in maniera così adamantina e ostinata rifiutarsi di istituire quella commissione d'inchiesta che la stessa relazione gli offre come via d'uscita. Come può una nazione che ha così disperatamente combattuto per il proprio riconoscimento internazionale e per la propria immagine, e che è così dipendente dalla benevolenza del mondo, nominare un personaggio delinquenziale e violento come Avigdor Lieberman quale suo diplomatico numero 1? Mezzo mondo è inaccessibile al nostro ministro degli esteri (ndt: in molti paesi Lieberman rischia l'arresto per crimini di guerra e contro l'umanità) e noi ne paghiamo le conseguenze. Perché Israele non prende in considerazione di presentarsi al mondo, anche solo come immagine, con una faccia più gradevole di quella minacciosa di Lieberman? Perché un paese così inviso a buona parte del mondo non si chiede, anche per un solo momento, quale parte gioca egli stesso nel favorire il proprio isolamento, invece di continuare semplicemente ad attaccare e puntare l'indice contro i suoi critici? Come può una società che ha convissuto per due generazioni con una crudele occupazione dietro casa ignorarla, continuando ad avere un giudizio così positivo di se stessa e ad eludere ogni genere di auto analisi o anche solo ogni vago dubbio morale? Che genere di spiegazione può essere data al fatto che una nazione con una netta maggioranza laica non preveda l'istituto del matrimonio civile, che nessun treno o autobus viaggi durante il Shabbat? (ndt: il sabato festivo per la religione ebraica). Com’è possibile che in questo paese le municipalità siano obbligate a trasferire risorse pubbliche alle istituzioni religiose, ovunque siano, piuttosto che utilizzarle per altri bisogni? Come può un paese, in presenza di una propria minoranza araba che ha dimostrato una stupefacente lealtà verso la nazione per più di sessant'anni, rapportarsi con essa facendo di tutto per reprimerla, umiliarla ed escluderla, trattandola ingiustamente e alimentando in essa un senso di frustrazione e di odio? E' possibile spiegare razionalmente come può accadere che un paese al quale tutte le nazioni arabe hanno avanzato una storica proposta di pace, si rifiuti anche solo di discuterla? Stiamo parlando di un paese che il presidente della Siria (il cui maggiore alleato, l'Iran, è la più grande minaccia per Israele) sta supplicando per giungere ad un accordo di pace, ma che insiste nel suo rifiuto. Solo gli psichiatri possono, forse, spiegarci cosa abbiano a che fare la continuazione dell'occupazione delle alture del Golan e le tante opportunità perdute di giungere alla pace, con la sicurezza o la logica. Allo stesso tempo devono cercare di spiegarci la connessione fra la santità dei luoghi e la sovranità su di essi. E, soprattutto, potrebbero chiarirci come sia possibile che una società intelligente e talentuosa partecipi compatta a questa marcia della follia senza che nessuno obietti alcunché. In verità, si tratta di un caso difficile da capire - ragione di più per mettere il paese sotto stretta osservazione. |