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14 marzo 2010
Consigliere di Obama: «Un insulto politiche di Israele»
Dopo le critiche del segretario di Stato Usa Hillary Clinton, anche David Axelrod, uno dei principali consiglieri politici della Casa Bianca, ha detto oggi che la decisione israeliana di autorizzare la costruzione di 1.600 alloggi a Gerusalemme Est è «un affronto» e «un insulto», la cui tempistica - l'annuncio è stato dato martedì scorso, in concomitanza con la visita in Israele del vicepresidente degli Stati Uniti Joe Biden - è stata «molto distruttiva».
Resta dunque alta la tensione tra Israele e Stati Uniti, e a poco sono valse le parole pronunciate stamane del premier israeliano Benjamin Netanyahu - le prime dall'inizio della crisi - per stemperare il clima. Nel corso del vertice di governo settimanale Netanyahu ha detto che «c'è stato un incidente spiacevole, avvenuto in modo innocente», e ha invitato i ministri a mantenere la calma. «Abbiamo aperto i giornali stamattina e abbiamo letto ogni tipo di commento riguardo alla crisi con gli Stati Uniti. Raccomando di non farsi trascinare dalle polemiche e di restare calmi», ha aggiunto il premier, il quale non ha comunque dato indicazioni riguardo a una eventuale revoca del progetto per le 1.600 nuove case nel quartiere di Ramat Shlomo.
Netanyahu ha ribadito l'importanza delle relazioni con gli Stati Uniti, turbate dall'incidente di martedì, e ha ribadito che una commissione ad hoc indagherà sugli eventi che hanno portato il ministero dell'Interno ad annunciare la costruzione delle nuove case proprio il giorno in cui Joe Biden si trovava a Gerusalemme per rilanciare il negoziato
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