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Non si può restare in silenzio!
di Luisa Morgantini
Chiediamo ai governi, ai parlamentari, ad ogni persona che ha cuore la libertà e la democrazia di intervenire per liberare i prigionieri e cessare la repressione contro i Movimenti Popolari di Resistenza nonviolenta Palestinese.
Continua la repressione militare israeliana contro la popolazione palestinese nei villaggi che portano avanti la resistenza popolare nonviolenta. Ancora un raid notturno e arresti di massa, questa volta nel villaggio di Ni’ilin.
Quattro persone, di età compresa tra i 17 e i 45 anni, sono state arrestate la notte scorsa nel villaggio di Nil’in, in Cisgiordania, durante un raid dell’Esercito israeliano. Una tattica utilizzata per seminare terrore, placare il dissenso e reprimere la lotta popolare nonviolenta contro il Muro di separazione e le colonie illegali.
Alle 2 di notte passate da poco, con un largo dispiegamento di forze, l’esercito israeliano ha circondato con le proprie jeep il villaggio di Nil’in, nella Cisgiordania occupata, per arrestare alcuni degli abitanti che prendono regolarmente parte alle manifestazioni settimanali nonviolente del venerdì, contro il Muro di separazione e le colonie. Nel pieno della notte e coperti dal buio, i soldati hanno circondato il villaggio e fatto irruzione, per prima cosa, in casa di Mohammed Ameerah, di 17 anni, che è stato arrestato.
Il fratello maggiore di Mohammed, Youssef, è morto nell’estate del 2008 nell’ospedale di Ramallah, a causa delle ferite subite alla testa durante una manifestazione di protesta organizzata a Nil’in dopo l’uccisione di un bambino di 10 anni, Ahmad Mousa. I soldati, usando proiettili di gomma a distanza ravvicinata, spararono alla testa di Youssef perforandogli il cranio.
Dopo aver perquisito la casa di Mohammed, i soldati hanno fatto irruzione in quella di Othman Ameerah, 45 anni, prelevandolo dal suo letto - ammanettato e bendato - per poi arrestarlo, terrorizzando sua moglie.
Dopo aver caricato gli arrestati su una jeep, i soldati hanno proseguito con il loro raid facendo irruzione nelle abitazioni di As’as Nafè, 20 anni, e Tareq Musleh, 18, ed entrambi sono stati arrestai. Musleh svolge regolarmente servizio come medico volontario con la Mezzaluna Rossa palestinese, prendendo parte a numerose manifestazioni. Il suo arresto quindi rappresenta una chiara violazione del diritto internazionale, che garantisce la presenza di personale medico nelle zone di conflitto.
Da quando le manifestazioni popolari nonviolente sono iniziate a Ni’lin, nel maggio del 2008, Israele ha usato una forza militare senza precedenti contro la popolazione, nel tentativo di reprimere la lotta popolare. Oltre 120 persone sono state arrestate, e le modalità che vengono utilizzate dai militari sono sempre più violente. Almeno 40 persone, soltanto a Nil’in, sono state ferite a causa dei colpi sparati dai soldati, nella maggior parte dei casi con proiettili vietati calibro 0.22. Cinque persone sono state uccise nel corso di manifestazioni pacifiche e popolari, ed in due casi si trattava di minori. Ahmad Mousa aveva invece soltanto 10 anni.
E mentre continuano, durante le manifestazioni pacifiche, le violenze dei soldati contro palestinesi, israeliani e internazionali che chiedono insieme lo smantellamento del Muro e la fine dell'occupazione israeliana, decine di attivisti dei Comitati Popolari sono ancora incarcerati illegalmente.
Luisa Morgantini
Rete Internazionale per la Resistenza popolare nonviolenta
Associazione per la Pace
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We can not keep silent!
by Luisa Morgantini
We ask Governments, Members of Parliaments and everyone who take care of freedom and democracy to take action in order to release all political prisoners and to stop repression against Palestinian Popular Nonviolent struggle.
Israeli repression against Palestinian population in the villages of nonviolent struggle still go on. Another night raid with mass arrests, this time in Nil’in.
Four people, from 17 to 45 years-old, have been arrested last night in the village of Nil’in, West Bank, during a night raid directed by Israeli Army, which shows the return of scare tactic to spread terror, to quell dissent and to repress Palestinian nonviolent struggle against the Wall and illegal settlements.
Last night, around 2am, large military forces of Israeli Army closed and surrounded Nil’in village area, in the Palestinian Occupied Territories, in order to arrest residents for their alleged part in the weekly nonviolent demonstration against the Wall and settlements. In the middle of the night and covered by darkness, the soldiers have surrounded the village and raided Mohammed Ameerah’s house, 17 years-old, who has been arrested.
As the Popular struggle’s press release said, “Mohammed Ameerah's older brother, Youssef, was critically injured by Border Police officers on July 30th, 2008, and died of his wounds five days later at the Ramallah Hospital. Youssef he sustained mortal wounds when Border Police officers shot him in the head with rubber-coated bullets that penetrated his skull, from inside an armored military jeep, at close range. At the time of the shooting he was standing in a yard overlooking Ni'ilin's main street during a demonstration protesting the killing of ten year-old Ahmad Mousa the previous day”.
After leaving Mohammed’s house, soldiers continued to the house of Othmann Ameerah, 45 years-old, who was taken from bed cuffed and blindfolded and then arrested and his wife terrorized. The soldiers hurled Mohammed and Othmann into one of the jeeps, and then continued to raid As’as Nafe’s house 20 years-old, and eighteen year-old Tareq Musleh, who were both arrested. As the official press release said, “Musleh regularly volunteers as a medic with the Palestinian Red Crescent Association. He takes part in demonstrations in this capacity, and his arrest is a clear infringement on the rights of medical forces at places of conflict as guaranteed by International Law”.
Popular nonviolent demonstrations in the village of Nil’in started in May 2008, and from that date Israel has used unprecedented force against the population, trying to suppress the unarmed and peaceful struggle. “More than 120 people was arrested with increasing violence in Nil’in, at least 40 injured by shooting by forbidden 0.22’’ calibre bullet. Use of force has also caused the death of 5 demonstrators, two of them minors and one Ahmad Mousa, as young as 10 years-old”, the press release said.
Nonviolent demonstrations still go on, as well as the violence used by soldiers against Palestinians, Israelis and foreigners, who ask together to stop Israeli Occupation and to demolish the Wall. Meanwhile, dozen of Palestinians from Popular Committees are still illegally in jail.
Luisa Morgantini
International Network for nonviolent popular struggle
Italian Peace Association
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