Tratto da La Nonviolenza in Cammino
Un Appello a Tutte le Donne del Mondo di Shirin Ebadi [Attraverso Tiziana Valpiana riceviamo e diffondiamo il seguente appello di Shirin Ebadi] La tragedia dell'Iran e' molto piu' ampia di quanto avremmo mai potuto immaginare. La gente scesa in piazza per esprimere pacificamente il dissenso ai risultati elettorali ha ricevuto in risposta pallottole e manganelli e molti tra gli scampati sono stati arrestati nei giorni successivi alle proteste. I programmi della radio e della tv di Stato iraniana hanno annunciato inizialmente otto morti, successivamente undici, ma, ad oltre un mese dalle manifestazioni di strada, i nomi di molti "scomparsi" non sono nelle liste ne' degli uccisi ne' degli arrestati. Molte madri angosciate continuano a chiedere alle autorita' informazioni sui loro amati dispersi, ma non ricevono risposte. Ora che le famiglie stanno lentamente ricevendo i corpi dei loro figli uccisi, e' divenuto chiaro che il numero delle morti e' molto piu' alto di quello annunciato dal Governo della repubblica islamica. Inoltre, le famiglie sono state costrette a firmare accordi in cui si impegnano a non rivelare come e dove sono morti i loro cari. Ma non e' possibile nascondere per sempre la verita', non e' possibile far tacere i pianti, cosi' la tragedia si sta mostrando sempre piu' chiaramente agli occhi del popolo iraniano, a mano a mano che i giorni passano. Molte madri i cui figli e figlie sono stati uccisi o sono ancora tra i dispersi o sono in prigione hanno formato il Comitato delle madri in lutto. Ogni sabato dalle 7 alle 8 di sera, le madri di questo Comitato e altre donne solidali con loro, vestite di nero in segno di lutto e in silenzio, si radunano nei parchi pubblici delle loro citta' e stanno in piedi, vigili e silenziose, per esprimere il loro dolore. Vorrei esprimere il mio profondo dispiacere e le mie condoglianze alle madri che hanno perso i loro cari per la liberta' e la democrazia in Iran, mi levo in piedi in solidarieta' con le madri che stanno ancora cercando i loro figli dispersi e unisco al loro il mio dispiacere per il gran numero di giovani donne e uomini iraniani in prigione per il loro pacifico attivismo civile. Invito tutte le donne del mondo che amano la liberta' a riunirsi ogni sabato nelle loro citta' vestite di nero per far sentire la loro solidarieta' con il Comitato delle madri in lutto in Iran e aiutarle a far sentire la loro voce a tutto il mondo. |