http://www.asianews.it 18/11/2009 08:55 Teheran, cinque condanne a morte per le rivolte antigovernative Secondo il Dipartimento di giustizia essi sono membri di gruppi terroristi e dellopposizione. Per altre 81 persone pene detentive che variano dai sei mesi a 15 anni. I processi si sarebbero svolti alla presenza dei legali degli imputati. Teheran (AsiaNews/Agenzie) Cinque condanne a morte e 81 persone rinchiuse in carcere: è il bilancio, fornito ieri dal Dipartimento di giustizia di Teheran, delle sentenze finora emesse contro i protagonisti delle rivolte antigovernative del giugno scorso. Fonti della procura della capitale spiegano che i cinque sarebbero membri di gruppi terroristi e dellopposizione. La contestata rielezione del candidato conservatore Mahmoud Ahmadinejad, alle presidenziali del 12 giugno scorso, ha scatenato una protesta popolare; i leader dellopposizione hanno lanciato accuse di brogli, invitando la popolazione a scendere in piazza. Negli scontri fra manifestanti e polizia sono morte 30 persone, migliaia gli arresti eseguiti dalle forze dellordine; 200 attivisti sono tuttora rinchiusi in carcere e sotto processo. Lemittente iraniana Channel 2 Tv riferisce che il documento diffuso ieri dal Dipartimento di giustizia di Teheran intende fermare le voci che riguardano i casi di detenzione emessi in seguito alle elezioni; i processi, inoltre, si sarebbero svolti alla presenza dei legali degli imputati. Ad oggi spiega la tv iraniana si sono svolti 89 processi, 81 persone sono state condannate a pene detentive che variano da sei mesi a 15 anni. Cinque le pene capitali emesse a carico di membri di gruppi terroristi e dellopposizione. Finora Mohammad Reza Ali Zamani è lunico membro dellopposizione verso il quale è stata emessa in via ufficiale la sentenza di condanna a morte. Egli, insieme a un altro attivista la cui identità rimane sconosciuta, è stato incriminato per legami con la Kingdom Assembly of Iran, un movimento monarchico bandito nel Paese. Un terzo attivista è accusato di appartenere al movimento dissidente dei Mujaheddin. |