Il convegno è stato moderato da Davide Berruti, coordinatore nazionale dellAssociazione per la Pace che ha introdotto i temi della giornata.
Hanno aperto lincontro il sindaco di Ferrara Gaetano Materiale, lassessore allAmbiente della Provincia di Ferrara Sergio Golinelli e lassessore alle Politiche Internazionali del Comune di Ferrara Alessandra Chiappino.
Questi hanno relazionato sullimpegno delle amministrazioni ferraresi sulle tematiche della pace e legate alla risoluzione dei conflitti. Questo impegno è profuso come membri del coordinamento Enti locali per la Pace e testimoniato dalla presenza allultima edizione dellOnu dei Popoli svoltasi a Perugia dal 9 al 12 ottobre 2003 in occasione della Marcia della Pace Perugia-Assisi del 12 ottobre. Ferrara è stata anche proclamata Città per la Pace e comune e provincia hanno stretto una collaborazione con lUniversità ferrarese che, grazie al lavoro della dott.ssa Cristiana Fioravanti, ha come obiettivo lo sviluppo una discussione sui temi in oggetto che non sia solo politica ma anche giuridica stimolando i giuristi di diritto internazionale.
Lintervento successivo di Monica Frassoni, capogruppo dei verdi alleuroparlamento e sostenitrice dellemendamento alla costituzione europea sui corpi civili, ha chiarito il quadro normativo in cui sono inseriti i corpi civili di pace e la prevenzione dei conflitti nellUnione Europea.
Leuroparlamentare Frassoni ha anche ripercorso le tappe che hanno portato allinserimento dellemendamento citato nella bozza di costituzione europea, ultimo sviluppo di un tragitto cominciato nel 95 quando Alex Langer fece approvare dalleuroparlamento un emendamento su corpi civili. In tale percorso, la Frassoni lamenta un efficace spinta e partecipazione della società civile ed in particolare del movimento. Inoltre, il capogruppo dei verdi ha anche fatto il punto sullapprovazione, in bilancio 2004 dellUnione, di un progetto pilota. A fronte dellesiguo capitale di cui questo dispone, la Frassoni ha esposto la validità delliniziativa, la buona considerazione di cui esso gode in seno alla Commissione guidata da Romano Prodi nonché lancora nebulosa fase operativa da realizzare.
Lintervento di Monica Frassoni è stato seguito da quello del deputato Silvana Pisa, membro della Commissione Difesa alla Camera. Il deputato Pisa, pur riconoscendo la validità dellemendamento sui corpi civili di pace e il progetto pilota approvato dallUnione Europea, ha constatato larretratezza, culturale ancor prima che politica, della classe governativa italiana. Adottando, a ciò, come esempio la sua esperienza in Commissione Difesa, dove anche la sottrazione allobbligo di leva dei volontari dei Vigili del Fuoco è stata il risultato di una controversa disputa in Commissione.
Alessandro Rossi, direttore del Centro Studi Difesa Civile, è intervenuto con un chiarimento sulla situazione in cui, ad oggi, si trovano i corpi civili di pace e la prevenzione dei conflitti in ambito internazionale. Il direttore Rossi ha ampliato la discussione sulle normative europee comparando la sproporzione fra le risorse a disposizione delle politiche militari di difesa e quelle civili, mettendo in luce la volontà del Consiglio Europeo di realizzare unAgenzia per le politiche di sicurezza e di difesa, da leggere sugli armamenti, e la scarsa considerazione che ad oggi gode uneventuale Agenzia per il Peacebuilding.
Relazionando sulle normative vigenti in Europa e sul contributo dei singoli Stati dellUnione, Alessandro Rossi ha anche colto loccasione per mostrare la rete di associazioni e realtà della società civile impegnate nel raggiungimento di una migliore messa in pratica dei principi in oggetto.
Daniele Lugli, segretario nazionale del Movimento Nonviolento, è intervenuto portando lesperienza del movimento ed alcuni approfondimenti da considerare nel prosieguo del percorso appena intrapreso in Unione Europea.
Alle relazioni è seguito un dibattito con i presenti in aula.
Francesco Loiacono
(addetto stampa di Assopace e CSDC)