REQUIEM 1:2
Il 19 giugno, l'orchestra filarmonica del Teatro Nazionale dell'Opera di Sarajevo, completata da un coro di cento elementi, con quattro cantanti lirici di fama mondiale; José Carreras, Ruggero Raimondi, Cecilia Gasdia e Ildiko Komcosi, sotto la direzione del maestro Zubin Meta, esegue il Requiem in re minore K626 di Amadeus Mozart. Luogo prescelto per onorare tutte le vittime della guerra, sono le rovine della Biblioteca Nazionale, devastata ed incendiata dalla furia cieca dei bombardamenti, in uno dei giorni peggiore della fine di maggio del 1992.
Il concerto, trasmesso via satellite, riporta l'attenzione dell'opinione pubblica internazionale sulla tragedia di una città ancora assediata, sulla sua popolazione, che ha pagato con migliaia di vittime la volontà di vivere insieme, e sulla quasi completa distruzione dei suoi palazzi, dei suoi monumenti e delle sue strutture pubbliche essenziali.
E' l'806° giorno d'assedio, la speranza che la fine dei bombardamenti ponga solide basi per un definitivo accordo di pace, si fà più forte nei cuori di molti, dentro l'assedio così come nel mondo libero.
Teatro dell'Opera Nazionale
dell'Opera di Sarajevo
Il maestro Zubin Meta
L'Orchestra Filarmonica e il Coro
del Teatro Nazionale dell'Opera
Da destra: Zubin Meta, Ruggero Raimondi,
José Carreras,Ildiko Komcosi e Cecilia Gasdia.
Da destra: José Carreras,
Ildiko Komcosi e Cecilia Gasdia

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Biblioteca Nazionale, interno durante la prova generale
Biblioteca Nazionale, esterno
Reequiem per tutti i caduti

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