Fonti: HispanTv  

The Daily Beast  

http://www.controinformazione.info/

02 Settembre 2015

 

L’ex capo della CIA propone di “collaborare” con Al-Quaeda in Siria

Traduzione e sintesi di Luciano Lago

 

L’ex direttore della CIA, David Petraeus, ha proposto di ricorrere ai terroristi del Fronte Al-Nusra, affiliato ad Al-Qaeda, per combattere contro il gruppo dell’ISIS (Stato Islamico).

Il portale informativo statunitense The Daily Beast, nella sua versione del Lunedì, citando quattro fonti degne di fede, ha pubblicato che anche l’ex comandante delle forze USA in Iraq ed Afghanistan, aveva esortato le autorità del paese nordamericano a prendere in esame la possibilità di cooperare con i ” componenti moderati” di Al-Nusra per riuscire a frenare l’espansione delle forze estremiste dell’ISIS in Siria

Si tratta di un riconoscimento del fatto che il piano USA per debilitare e distruggere l’ISIS non funziona. (…) “Dal punto di vista strategico è un piano disperato”, ha sostenuto Christopher Harmer, l’analista del Progetto per la Sicurezza del Medio Oriente dell’Istituto di Studi di Guerra a Washington.

 

Il giornale ha fatto riferimento ad un decreto emesso nel 2012 dall’Amministrazione del presidente Obama, in cui si riconosce come “terrorista” il gruppo el Fronte i Al-Nusra, per cui si era considerata “illegale” qualsiasi collaborazione con detto gruppo.

In questo modo si è messa in questione la capacità di Washington di contrastare l’ISIS in territorio siriano e si è valutata l’idea come una evidenza della debole strategia di Obama in questo campo. Indirettamente si è riconosciuto il fallimento di questa strategia.

Il giornale ha aggiunto che l’ex capo dell’Agenzia (CIA) non ha precisato come fare per distinguere i componenti “moderati” di Al Nusra dagli altri correligionari estremisti, tuttavia ha sostenuto che Petraeus, nel corso del suo mandato, aveva suggerito presumibilmente ad Obama di collaborare con l”‘opposizione moderata” della Siria quando si sviluppo la crisi nel paese durante il 2011.

Naturalmente questa della esistenza di una “opposizione moderata” è una pura fantasia della Casa Bianca che viene smentita dai fatti visto che questi elementi sono gli stessi che si sono distinti per piazzare autobombe nei mercati e davanti alle scuole nelle città siriane come Idlib ed Aleppo, oltre che infliggere efferatezze e violoenze di ogni tipo sulla popolazione civile.

Questo gruppo, come gli altri, è stato patrocinato dall’Arabia Saudita, dal Qatar e dalla Turchia e molti dei suoi componenti hanno ricevuto addestramento in appositi campi costituiti in Giordania ed in Turchia, diretti da personale militare statunitense.

Inoltre molti dei miliziani che avevano ricevuto addestramento ed armi dagli USA si sono poi aggregati all’ISIS divenendo affiliati a questo gruppo, come dimostrato da una serie di testimonianze e filmati.

In precedenza il vice cancelliere siriano, Faisal al-Miqdad, aveva accusato Washington di sostenere i gruppi terroristi in Siria e di mentire al popolo statunitense e di complicare la situazione, impedendo di trovare una soluzione che permetta di porre fine al conflitto.

Le dichiarazioni di Petraeus dimostrano in modo inequivocabile l’esistenza dei legami dell’Amministrazione USA con i gruppi terroristi che operano in Siria ed in Iraq, come già da molto tempo si era capito. Questo il vero motivo che ha portato ad una situazione di stallo anche nelle operazioni sul terreno contro l’ISIS che, da parte della coalizione capeggiata dagli USA, dopo quasi un anno dalla sua costituzione, non soltanto si è dimostrata del tutto inefficace ma vi sono state precise accuse, da parte di parlamentari iracheni, che alcuni aerei della coalizione hanno paracadutato sulle milizie dell’ISIS rifornimenti, armi e munizioni, favorendo l’avanzata dei terroristi.

Il conflitto in Siria è entrato ormai nel suo quinto anno e l’Esercito siriano, assieme ad Hezbollah, ha riportato importanti successi, liberando da ultimo la città di Al Zabadani ed avanzando nella provincia di Idlib, infliggendo forti perdite ai gruppi dei terroristi ed eliminando anche alcuni dei capi più importanti di quelli.

Queste notizie vengono continuamente falsate e distorte dalla stampa occidentale che descrive una situazione secondo la quale le forze siriane sarebbero arretrate e perdenti sul terreno di fronte all’ISIS. Probabilmente ci si prepara (dietro istruzioni delle centrali di propaganda anglo USA) a voler poi giustificare, di fronte all’opinione pubblica, la necessità di un intervento militare della NATO sul territorio siriano per pacificare e “portare la democrazia”, come già avvenuto in Libia ed in Iraq con le conseguenze che tutti possono vedere.

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