L'Huffington Post

09/12/2014

 

Il rapporto al senato svela le barbarie degli interrogatori

 

Cia, le torture sui terroristi: pompe d'acqua rettali, interrogatori di 180 ore, celle gelate e waterboarding.

 

Pompe d'acqua rettali, in piedi sulle gambe rotte, interrogatori di 180 ore, celle gelate e waterboarding (che consiste nell'immobilizzare un individuo in modo che i piedi si trovino più in alto della testa e versargli acqua sulla faccia coperta da un panno): sono queste alcune delle pratiche utilizzate dalla Cia per interrogare i sospetti terroristi nelle strutture segrete all'estero, dopo gli attacchi terroristici dell'11 settembre. È quanto si legge nel rapporto sulle torture diffuso dal Senato americano.

"I duri metodi utilizzati dalla Cia - ha detto il presidente Usa Barack Obama - sono contrari e incompatibili con i valori del nostro Paese". Le tecniche utilizzate dalla Cia - ha continuato il presidente - "hanno danneggiato significativamente l'immagine dell'America e la sua posizione nel mondo e hanno reso più difficile perseguire i nostri interessi con alleati e partner". Obama ha affermato: "Continuerò ad usare la mia autorità di presidente per assicurare che non faremo mai più ricorso a questi metodi"

Nel rapporto si legge come "la Cia ha ripetutamente fornito informazioni inaccurate al Dipartimento per la giustizia, ostacolando un'appropriata indagine legale sui metodi di interrogatori utilizzati nell'ambito del Programma di detenzione dell'agenzia".

Secondo il rapporto del Senato, alcuni funzionari della Cia sollevarono la questione sulle discutibili legalità dei metodi di interrogatorio utilizzati, ma i vertici dell'agenzia di intelligence li misero a tacere, mettendoli in guardia sul fatto che "quel tipo di linguaggio non era utile".

Intanto è massima allerta nelle ambasciate degli Stati Uniti, nelle unità militari e in altri interessi Usa per le possibili minacce alla sicurezza collegate alla diffusione del rapporto del Congresso. Il rapporto della Commissione Intelligence del Senato è il primo resoconto pubblico dell'uso da parte della Cia di quelle che i critici hanno definito torture sui detenuti di al-Qaeda trattenuti nei siti "neri" in Europa e in Asia.

Il rapporto può essere diviso in quattro filoni: 1) le 'tecniche di interrogatori rafforzati' non erano efficaci; 2) la Cia ha fornito ai parlamentari e al pubblico informazioni ampiamente inesatte sul programma e sulla sua efficacia: 3) la gestione del programma da parte della Cia è stata inadeguata e profondamente viziata; 4) il programma è stato di gran lunga più brutale di quanto riferito dalla Cia ai parlamentari e al pubblico americano.

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