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11/12/2014

La guerra al terrorismo è intrinsecamente insostenibile. Il rapporto sulle torture della CIA

Si tratta della prima valutazione indipendente del programma autorizzato da George W. Bush dopo l’11/9

 

Il 9 dicembre la Commissione d'intelligence del Senato Usa ha pubblicato una sintesi di oltre 500 pagine sul rapporto riguardante il programma "Rendition, Detention and Interrogation" adottato dalla CIA ai danni di prigionieri catturati durante la guerra al terrorismo lanciata dopo gli attentati dell’11 settembre 2001 e detenuti in prigioni segrete in diversi paesi del mondo. 

 

Il rapporto è la prima valutazione indipendente del programma adottato da George W. Bush dopo l’11 settembre. Prima della fine della sua presidenza, Bush ha chiuso molti aspetti del programma e Obama ha rapidamente vietato le cosiddette "tecniche di interrogatorio rafforzate", che i critici equiparano alle torture, dopo il suo insediamento del 2009.

 

I detenuti venivano privati del sonno, veniva detto loro che sarebbero stati uccisi durante la prigionia o che sarebbe stato fatto del male alle loro famiglie, venivano sottoposti ad “alimentazione rettale” o “idratazione rettale” e alla, tristemente già nota, pratica del waterboarding.

 

Ci sono voluti tre voti bipartisan separati per creare, approvare e infine declassare il rapporto - nel 2009, 2012 e 2014

 

Stando al rapporto, per anni la CIA avrebbe condotto interrogatori violenti e pratiche di tortura senza informare il Congresso, la Casa Bianca e il Dipartimento di Giustizia, che all'oscuro dei dettagli hanno autorizzato queste pratiche. La Cia ha mentito sull’efficacia e l'utilità delle pratiche di tortura dei detenuti, assai più brutali di quando descritto alle istituzioni dagli ufficiali dell'intelligence. 

 

L'agenzia avrebbe fornito ripetutamente informazioni fuorvianti in merito alla natura del programma di interrogatori, e avrebbe aggirato ogni forma di supervisione da parte del Congresso e del suo stesso organo di supervisione interna.

 

Il rapporto definisce la guerra al terrorismo della Cia “intrinsecamente insostenibile” e accusa l'agenzia di aver gravemente danneggiato, col suo operato, l'immagine degli Stati Uniti nel mondo.

 

“Nel portare avanti quel programma, non abbiamo sempre rispettato gli elevati standard che ci eravamo prefissati e che gli americani si aspettano da noi”, ha commentato il direttore della CIA John O. Brennan, ammettendo errori e carenze nel programma di interrogatori.

 

La senatrice Dianne Feinstein, presidente della commissione, ha definito il programma di interrogatori della CIA “moralmente, legalmente e amministrativamente sbagliato”, “molto più brutale di quanto le persone siano state indotte a credere”.

 

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