LaPresse/AP 23 dic.2013
Sud Sudan, Onu: Oltre mille morti in una settimana di violenze
Nairobi, Kenya - Il bilancio di una settimana di violenze in Sud Sudan ha superato le mille persone uccise, sebbene non ci siano numeri certi. Lo ha detto Toby Lanzer, coordinatore umanitario delle Nazioni unite. Ha aggiunto che il numero di rifugiati all'interno del Paese è ormai salito oltre quota centomila. Lanzer ha invocato urgenti aiuti internazionali: "Non è affrontabile alcun ritardo nel versamento di fondi dai donatori, non c'è mai stato un bisogno più grande in Sud Sudan". A Bor le violenze continuano, dopo che negli ultimi giorni le forze ribelli hanno sparato ad aerei Usa e abbattuto un elicottero Onu. I comandanti dell'esercito fedeli all'ex vice presidente Riek Machar hanno disertato e controllano ora regioni chiave ricche di petrolio. Le violenze sono iniziate il 15 dicembre, dopo che il presidente Salva Kiir, di etnia Dinka, ha annunciato un fallito colpo di Stato che ha scatenato gli scontri, per cui ha accusato Machar, di etnia Nuer. Secondo alti ufficiali, le tensioni sono dovute a dispute tra membri Dinka e Nuer della guardia presidenziale. Gli analisti hanno suggerito che una milizia tribale nota come Esercito bianco, del gruppo etnico Lou Nuer, si stia spostando verso Bor, dove vivono i Dinka. Lanzer ha tuttavia detto di non avere informazioni sulla notizia. Intanto, nel fine settimana il presidente Usa Barack Obama ha inviato una lettera al Congresso, avvisando che potrebbe decidere una ulteriore azione militare in Sud Sudan a protezione di cittadini, personale e proprietà Usa. |