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2015. Un anno critico e turbolento
di Raúl Zibechi
Perché gli Stati Uniti hanno deciso di rompere l’isolamento in cui avevano posto Cuba? C’è un cambiamento strategico rilevante nella loro politica estera? Tutto lascia credere che il 2015 sarà un anno difficile per l’America latina e per il mondo intero: le tendenze verso la guerra, la destabilizzazione e il caos sistemico cresceranno probabilmente in modo esponenziale. |
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Gerald Celente, nella foto, rende noti i Top Trends per il 2015
di Ted Twietmeyer
Il trender globale Gerald Celente e il suo “Trends Research Institute” hanno rilasciato una speciale edizione del “Trends Journal”, dedicata alle previsioni sulle principali tendenze per il 2015.
Le dieci principali tendenze del 2014: un anno di estremi
Il Trends Research Institute, nei suoi 33 anni di attività nella previsione delle tendenze, non ha mai visto un nuovo anno che, come questo, sarà testimone sia di un grave disagio economico e sociale, che di un profondo chiarimento filosofico, oltre che di un ampio “arricchimento” personale.
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Guerra, anzi superguerra: il decalogo imperialista
di Giulietto Chiesa
Scrivevo, nel lontano 2002 queste cose. Le ripropongo qui perché magari potrebbero essere utili per il futuro.
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La divisione del Mondo o l’Impero del caos
di Enric Llopis
“Questo è l’ultimo colpo del capitalismo contro l’umanità”, secondo la politologa ispano-iraniana, Nazanin Armanian. “Il popolo nordamericano ha votato la fine dell’era anti Bush; alcuni degli elementi che sono entrati al Congresso e nel Senato sono peggiori di Bush. Le loro prime dichiarazioni -dirette o indirette- mirano a portare la guerra all’Iran o alla Russia. Fino a che punto lo possano ottenere è discutibile, tuttavia non si può scartare”.
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Svelando
di Richard N. Haass
Come rispondere a un mondo in disordine
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Tsaturyan: “Terza guerra mondiale nella sua fase decisiva”
di Marina Zenobio
Caduto l’ordine costituito a Yalta e Postdam, non esistono autorità né principi, solo il diritto del più forte in guerre che nessuno ha dichiarato a nessuno
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La logica follia bipartisan della guerra infinita
di Paul Street
Lo stato totalitario da incubo immaginato da George Orwell nel suo famoso romanzo distopico 1984, era uno stato di guerra infinita. La popolazione assoggettata di “Oceana” veniva tenuta in uno stato perpetuo di odio e di paura militarizzate riguardante una varietà mutevole di altri stranieri supremamente cattivi. La guerra infinita dava impulso all’economia gerarchica e impoverita di Oceana e teneva le masse che lavoravano duramente concentrate su nemici stranieri orribili e minacciosi, furenti e indietreggianti sotto la presunta protezione della loro dittatura multiforme in patria.
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Arsenale della democrazia e fabbrica delle guerre.
di Marco Della Luna
Ormai si osserva comunemente che l’arsenale della democrazia continua a intervenire con le sue guerre, coinvolgendo i suoi alleati subalterni, per buttare giù soggetti politici che esso stesso aveva messo su, armandoli e finanziandoli. Pensiamo ai talebani, a Saddam Hussein, a Osama Bin Laden, ai miliziani dell’Isis.
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Nuvole nere Incombono
di Noam Chomsky
A ottobre 2014 il Plymouth Institute for Peace Research ha chiesto a Noam Chomsky di commentare alcuni importanti sviluppi mondiali, tra cui la minaccia di una guerra nucleare, l’attuale aggravamento della violenza a Gaza e la crescita dell’ISIS in Iraq. Questi sviluppi tristi e pericolosi colpiscono particolarmente, considerato che sono coincisi con il centenario della prima guerra mondiale. Ciò ci offre un indizio non trascurabile a proposito di quanto i governi abbiano imparato da un secolo di guerre.
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Why War Is Good
By Robert Kaplan
Il professore Ian Morris, della Stanford University, nel suo nuovo libro, War! What is it good for? Il conflitto e il progresso della civiltà dai primati ai Robots. Morris, archeologo e storico, sonda migliaia di anni di storia e viene fuori con la tesi, apparentemente sorprendente, che il progresso umano è stato aiutato, piuttosto che ostacolato, dalla guerra.
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Isis: demolire la Siria e poi far esplodere il Caucaso russo
George Friedman è il presidente di Stratfor, una società che ha fondato nel 1996 e che ora è leader nel campo dell'intelligence globale. Friedman guida la Visione Strategica di Stratfor e supervisiona lo sviluppo e la formazione delle unità di intelligence della società.
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Da Pol Pot all’ISIS: “Qualsiasi cosa che vola contro ogni cosa che si muove”
di John Pilger
Nel trasmettere gli ordini del presidente Nixon per un “massiccio” bombardamento della Cambogia, nel 1969, Henry Kissinger ha detto: “Qualsiasi cosa che vola contro ogni cosa che si muove”. Mentre Barack Obama dà il via alla sua settima guerra contro il mondo musulmano da quando gli è stato conferito il Premio Nobel per la Pace, l’isterismo e le bugie orchestrate ci fanno quasi provare nostalgia per l’onestà omicida di Kissinger.
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Le nouveau désordre mondial/Esprit/Août/septembre 2014
Le nouveau désordre mondial
Guerre et paix au XXIe siècle
La crise du multilatéralisme
Après le rêve américain, le rêve chinois?
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Washington sta distruggendo il mondo
di Paul Craig Roberts
L’atteggiamento aggressivo e insensato che i guerrafondai di Washington hanno assunto nei confronti di Russia e Cina ha mandato in pezzi le conquiste di Reagan e Gorbaciov.
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Dietro ai video di finte decapitazioni c’è una ex ufficiale delle forze di difesa israeliane?
di William Engdahl
La medicina legale non è la mia specialità, però certe cose sono così ovvie che un giornalista non può non fare domande dettate dal buon senso. I famigerati video delle “decapitazioni” di due giornalisti statunitensi da parte dell’ISIS, ovvero di IS, Daash o Al Qaeda a seconda delle vostre preferenze, meritano di essere osservati con più attenzione.
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Azioni e reazioni nell'epoca del caos imperiale
di Piotr
Russi e Cinesi sanno bene chi siano i mandanti degli attentati. Ma ritorsioni dirette contro di essi causerebbero una guerra atomica. Come reagiranno, allora?
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La strategia del caos controllato
di Alvise Pozzi
l trend al ribasso del prezzo del barile che prosegue da tre mesi, ai minimi da più di due anni, è quantomeno insolito alla luce delle sanzioni contro la Russia, della polveriera irachena, della guerra civile libica e dell’ebola in Nigeria. Il prezzo del petrolio sembra per la prima volta stranamente essere immune alle attuali tensioni geopolitiche.
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Putin nel 2014 - la Russia va per la sua strada, ma non vuole litigare con nessuno
Il presidente Vladimir Putin ha assicurato gli imprenditori che il potere non devierà dalla linea prescelta nonostante le difficoltà interne e internazionali.
Putin nel 2004. Anticipazione dell'attuale scenario geopolitico
Putin - La Russia si è impegnata a non concentrare determinate quantità di forze militari in alcune località del proprio territorio. Ma cos'è questo? Sarebbe come pretendere che l'America non possa dislocare le sue forze militari, sul proprio territorio, come meglio le aggrada?
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La terza guerra mondiale è già iniziata ma pochi se ne sono accorti
di Luciano Lago
L’opinione pubblica occidentale chiede a gran voce un intervento contro le barbarie dei tagliatori di teste del Califfato, ma pochi hanno compreso che la guerra in Medio Oriente è solo una parte di quello che appare come un conflitto ormai generalizzato che sta investendo un’area che va dal Medio Oriente all’Europa, all’Asia, al Sud America. Molti analisti internazionali (da Paul C. Roberts, a Thierry Meyssan, Alfredo Jalife, ed altri) definiscono ormai apertamente questo conflitto come la “terza guerra mondiale” già iniziata.
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Il tempo della fine
di Giovanni Sarubbi
Viviamo il tempo della fine che è anche il tempo della verità. Viviamo il tempo della fine di un sistema sociale, che domina sul piano mondiale, che ha oramai raggiunto un livello di iniquità mai prima raggiunto. Gli imperi, storicamente, hanno fatto tutti una brutta fine.
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I piani segreti di Washington
di Paul Craig Roberts
Si potrebbe anche pensare che ormai anche gli americani stiano cominciando a rendersi conto di quel flusso di falsi allarmi che Washington lancia costantemente per ingannare la gente ed per indurla ad appoggiare l’agenda segreta americana. Infatti le Agende segrete hanno avuto un ruolo tanto determinante per così tanto tempo che gli americani stessi ora ci si sono abituati e come dice il proverbio, “il pesce puzza sempre dalla testa”, infatti la puzza di Washington ormai si sente in tutto il paese.
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Il papa e la terza guerra mondiale
di Raniero La Valle
C’è stato un momento di commozione quando nel volo verso la Corea il papa ha saputo che l’aereo stava per sorvolare la Cina. Lo ha raccontato ai giornalisti durante il viaggio di ritorno. Ha spiegato che si trovava, in visita, nella cabina dei piloti, quando gli hanno detto che stava arrivando in Cina. |
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Russia e Cina aspetteranno finché la guerra sarà l’unica alternativa?
di Paul Craig Roberts
Il discorso che Obama ha tenuto all’ONU il 24 marzo è la cosa più assurda che abbia mai sentito in vita mia. E’ assolutamente incredibile che il presidente degli Stati Uniti racconti al mondo intero quelle che tutti sanno essere lampanti menzogne, al contempo dimostrando il doppio-pesismo di Washington e la convinzione che essa soltanto, in quanto gli USA sono eccezionali e indispensabili, ha il diritto di violare ogni legge.
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L'Italia in guerra: basta con questa follia
"L'Italia, di fatto, è in guerra: è una follia, dobbiamo dire basta": con queste parole padre Alex Zanotelli, missionario comboniano ed ex direttore di Nigrizia, fortemente impegnato nel sociale e nei movimenti pacifisti, lancia il suo appello da Napoli, dove presta servizio nel Rione Sanità.
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"Ecco chi tira i fili del terrore per sovvertire l'ordine mondiale"
Andrea Indini intervista Daniel Estulin
Daniel Estulin: "Il Bilderberg non è più così importante, la vera politica si svolge a un livello sovranazionale, al di sopra dei governi". E fa i nomi di chi governa il mondo da dietro le quinte
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Come scacciare la psicosi della Terza Guerra mondiale creata dai media
di Alyona Rakitina
Sembra che ultimamente il mondo sia impazzito. Le notizie dai campi di battaglia non s'interrompono mai ed i mass media incessantemente gonfiano le notizie sull'aumento giornaliero del numero di morti in seguito ai cannoneggiamenti e sulle file dei profughi. Tahir Bazarov, nella foto quì accanto, dottore in scienze psicologiche, professore dell'Università Statale di Mosca, racconta di come non farsi prendere dagli umori da panico e smettere di pensare all'ipotesi dello scoppio della Terza guerra mondiale.
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Bugiardi nel panico
di Giulietto Chiesa
C'è qualcosa di davvero inquietante in questa forsennata reiterazione di puerili bugie che l'America e l'Europa, istericamente, rovesciano sulle opinioni pubbliche frastornate dell'Occidente.
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Il silenzio assordante dei tamburi di guerra.
di Fabrizio Pezzani
L’uomo si trova sempre a fare i conti con la sua natura, oscillante tra aggressività e solidarietà: così i tamburi di guerra continuano a rullare nel cammino della nostra storia.
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Gli “utili idioti” e le nuove guerre mondiali dell’Impero
di Angela Lano
E’ sempre più evidente, ma forse non a tutti, che l’Impero ci sta portando verso la terza guerra mondiale. Crisi economica, disoccupazione, crolli finanziari, mancanza di risorse per tutti (che poi non è vero, in quanto sono “solo” mal distribuite) si risolvono da sempre con nuove guerre.
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L'Occidente torni a Cristo se vuole sconfiggere il terrore del Califfato
di Piero Gheddo
La società che abbiamo creato ormai scontenta tutti: è una civiltà senz'anima, senza speranza, senza bambini e senza gioia. Tutti fallimenti di una società senza Dio, che ora si chiede cosa fare per affrontare l'integralismo islamico.
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Il caos che sfugge di mano
di Sergio Cararo
I tempi in cui ci tocca di vivere stanno diventando cupi e tetri. Pur senza concedere nulla al pessimismo della ragione, sentire un pontefice evocare la terza guerra mondiale, il segretario della Nato non escluderla come scenario, e importanti giornali proporci quotidianamente una mappa dei conflitti che incendiano le regioni strategiche del mondo in cui viviamo, non è certo rassicurante.
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L'inizio del capovolgimento del mondo
di Thierry Meyssan
Sotto i nostri occhi, l'aggressione alla Russia è ora guerra finanziaria ed economica. Ma Mosca prepara la strategia russa di fronte all'imperialismo anglosassone e alle ostilità armate con autarchia agricola e nuove alleanze.
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Che cos'e' questa terza guerra mondiale...
di HS
Il ritmo generale del cambiamento ci sommerge. In ogni paese coloro che non sono in grado di comprendere il nuovo mondo, di adattarsi alla sua dinamica, diverranno i nemici violenti dei loro governi, dei loro vicini più fortunati e, in ultima istanza, degli Stati Uniti. Stiamo entrando in un nuovo secolo americano nel corso del quale diverremo ancora più ricchi, ancora più preponderanti dal punto di vista culturale e sempre più potenti.
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Il Papa: "La Terza guerra mondiale è già iniziata"
di Marco Ansaldo
Il dolore di Francesco di ritorno dalla Corea: "Siamo di fronte a un nuovo conflitto globale, ma a pezzetti. Nel mondo c'è un livello di crudeltà spaventosa, la tortura è diventata ordinaria. Sì, un aggressore 'ingiusto' deve essere fermato, ma senza bombardare o fare la guerra". Poi l'annuncio: "Pronto a recarmi in Kurdistan e in Cina"
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Spartizione Usa-Cina o Terza Guerra Mondiale
«L’enorme instabilità a livello mondiale non ha precedenti storici», perché «grandissime fette di territori sono governate da instabilità populista, rabbia e perdita del controllo statale». Zbigniew Brzezinski, consigliere strategico di Carter e storico “cervello” dell’egemonia mondiale statunitense, lancia l’allarme: «Non stiamo declinando verso una crisi per la sopravvivenza, ma stiamo perdendo il controllo dei nostri massimi livelli di abilità nell’affrontare sfide che, sempre più, molti di noi riconoscono essere fondamentali per il nostro benessere» dice Brzezinski in un colloquio con David Rothkopf
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Il silenzio, il presente, il senso delle cose
di Simone Perotti
Simone Perotti è da maggio in navigazione sulla nave Mediterranea, con un progetto unico che lo porterà fino al 2018 nel Mediterraneo, nel Mar Nero e nel Mar Rosso. Dalla nave legge e vede quanto sta accadendo nel mondo. Ospitiamo le sue riflessioni. Grazie Simone.
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Chi fa crescere i califfati sanguinari e perché: un' analisi controcorrente.
di Fausto Carotenuto
Il califfato sanguinario siro-iracheno ISIS continua a crescere. Le sue truppe raccogliticce, prive di aviazione e di forze corazzate, avanzano come se fossero i mongoli di Gengis Khan. Senza trovare apprezzabili resistenze nel pur ben equipaggiato esercito iracheno. Dotato di blindati, artiglierie e di aviazione. Qualunque esperto di cose militari sa bene che la presenza o meno di queste componenti fa una enorme differenza sul campo di battaglia. Ma in Iraq no... Come mai?
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Chi parla di terza guerra mondiale?
di Giulietto Chiesa
La prima cosa che mi colpì, nel momento in cui Viktor Yanukovic fu rovesciato da un colpo di stato plateale, fu la sua apparente inutilità. Perché mettere in atto un golpe se Yanukovic poteva essere tranquillamente tolto di mezzo tra un anno con regolari elezioni?
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Le soglie dell'orrore
di Sergio Cararo
L'ultimo mattatoio scatenato da Israele a Gaza ha alzato l'asticella delle vittime: quasi 1900, più dell'operazione Piombo Fuso che aveva segnato la soglia precedente di una asimmetria del dolore e della brutalità militare in una Palestina da 66 anni alle prese con l'occupazione coloniale israeliana.
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Comanda solo il business, ecco perché il mondo è nel caos
«Mentre la terza guerra mondiale non è stata formalmente dichiarata, i conflitti di tutto il mondo stanno raggiungendo livelli mai visti dal 1944», anche se per la grande maggioranza di persone in tutto il mondo «le notizie su questi conflitti sono solo parte della cronaca quotidiana». Per Roberto Savio, editore di “Other News” e fondatore dall’agenzia di stampa Ips, Inter Press Service, l’opinione pubblica ha semplicemente rinunciato a tentare di capire quello che sta succedendo, giorno per giorno. |
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The Real Axis of Evil: United States, Israel, and Saudi Arabia
by William Hanna
... Nei consigli di governo, dobbiamo guardarci dall'acquisizione di influenza indebita, sia richiesta che non cercata, da parte del complesso militare-industriale. Il potenziale per l'ascesa disastrosa di poteri maldisposti esiste e persisterà. |
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L’Unione europea nel contesto del Mediterraneo
di Giovanni Caprara
In occasione dell’incontro tra i presidenti Aal-Sisi e Renzi, quest’ultimo ha ridisegnato il ruolo dell’Egitto ed ha ribadito la centralità del Mediterraneo, affermando che l’Europa, se vuole affermarsi come attore strategico a livello globale, deve garantire la stabilità dell’area.
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Indignazione
di Noam Chomsky
Quasi ogni giornata ci reca notizie di crimini terribili, ma alcuni sono tanto odiosi, tanto orrendi e malvagi da far sembrare minore tutto il resto. Uno di questi rari eventi ha avuto luogo il 17 luglio, quando il volo MH17 della Malaysian Airlines è stato abbattuto in Ucraina Orientale, uccidendo 298 persone.
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La Rabbia dell'Imperatore: Lasciate che il Chaos avvolga il mondo!
di James Petras
Regna il caos e si diffonde, mentre i leader infuriati di Stati Uniti ed Europa, insieme con i loro clienti e alleati perseguono guerre genocide. Guerre mercenarie in Siria; Terrore e bombardamenti di Israele su Gaza; guerre per procura in Ucraina, Pakistan, Iraq, Afghanistan, Libia e Somalia. Decine di milioni di profughi fuggono le scene di distruzione totale. Nientepiù è sacro. Non ci sono santuari. Case, scuole, ospedali e intere famiglie sono presi di mira per la distruzione.
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Crisi e guerre: mondo barbaro, altro che progresso
di Giovanni Fez
Il velo di civiltà con cui si era tentato di ammantare e nascondere la barbarie si fa sempre più sottile, quasi scompare. Dopo la seconda guerra mondiale potenze più e meno grandi si erano ripromesse solennemente che mai più avrebbero avuto luogo simili tragedie. Eppure, ogni giorno abbiamo sotto gli occhi guerre nuove e vecchie, vittime innocenti, genocidi, soprusi e vessazioni.
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Europei svegliatevi, o entro il 2018 siamo tutti in guerra
La divisione del mondo in due blocchi, l’Occidente e tutti gli altri, non è un’ipotesi pessimistica, ma una realtà che si sta concretizzando sotto i nostri occhi. Gufi e Cassandre non c’entrano. Contrapposizioni, blocchi oligarchici e pericolo di guerra sono reali. Seguono alcuni fatti che cerchiamo di interpretare, proponendo anche una possibile “uscita di sicurezza”.
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Falluja e Gaza
di Juan Cole
Ci sono delle cose come i gruppi terroristi che fanno un sacco di danni e che mancano di qualsiasi significativo supporto politico e sociale. Potrebbe forse capitare che tali gruppi possano essere sconfitti da operazioni di contro-terrorismo.
Altri cosiddetti gruppi terroristi sono più organici e nascono dalla profonda sofferenza e dalle lamentele di un’intera popolazione. |
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Occhio per occhio e il mondo diventa cieco
di Nanni Salio
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Con che cosa ha che fare la storia Guardate questa mappa della storia
di Johan Galtung
John B. Sparks fece una mappa della storia nel 1931aggiornata nel 2010 (Metro Books) una lunga mappa verticale su “popoli e nazioni in 4.000 anni”.
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Il ritorno di George Orwell e la guerra del Grande Fratello alla Palestina, all’Ucraina e alla verità
di John Pilger
L’altra sera ho assistito a 1984 di George Orwell messo in scena sul palcoscenico di Londra. Pur reclamando a gran voce un’interpretazione contemporanea, l’avvertimento di Orwell circa il futuro è stato presentato come un’opera d’epoca: remota, non minacciosa, quasi rassicurante. E’ stato come se Edward Snowden non avesse rivelato nulla, il Grande Fratello non è oggi uno spione digitale e lo stesso Orwell non ha mai detto: “Per essere corrotti dal totalitarismo non occorre vivere in un paese totalitario”.
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Il triangolo fatale: la Russia, l’Ucraina e gli ebrei
di Israel Shamir
I basso-rilievi erotici dei templi indù, con le loro posizioni che sfidano la gravità e le leggi dell’anatomia, hanno ormai della concorrenza, con la crisi ucraina. Ogni parte vuole avere gli ebrei dal suo lato, pretendendo che l’altra parte sia antisemita e tuttavia manovrata dagli ebrei contemporaneamente. Questa posizione insostenibile e kamasutresca è il risultato di una serie di alleanze estremamente confuse.
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Lo Stato islamico, il "progetto di califfato" e la "guerra globale al terrorismo"
di Michel Chossudovsky
Il mito di Al Qaeda e la minaccia del "nemico esterno" è sostenuto attraverso una vasta propaganda dei mezzi di comunicazione e del governo.
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Il futuro che ci aspetta
di Eugenio Benetazzo
Se sei nato agli inizi degli anni Settanta, hai vissuto l’infanzia pensando che il tuo futuro da adulto sarebbe stato molto simile a quello che rappresentava allora la pubblicità del Mulino Bianco. |
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I crimini di guerra di Washington. Dall'Africa al Medio Oriente, fino all'Ucraina.
di Paul Craig Roberts
Qualcuno potrebbe pensare che la repulsione della ''comunità mondiale'' nei confronti di Washington per le stragi indiscriminate di civili in otto paesi del mondo, avrebbe condotta il Tribunale per i Crimini di Guerra ad emettere un mandato per l'arresto dei presidenti Clinton, Bush, Obama e tanti altri funzionari dei loro regimi.
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Il futuro che ci attende
di Paolo Raffone
La divisione del mondo in due blocchi, l’Occidente e tutti gli altri, non è un’ipotesi pessimistica, ma una realtà che si sta concretizzando sotto i nostri occhi. Gufi e Cassandre non c’entrano. Contrapposizioni, blocchi oligarchici, e pericolo di guerra sono reali. Seguono alcuni fatti che cerchiamo di interpretare, proponendo anche una possibile “uscita di sicurezza”.
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Per fortuna sono proteste senza progetto. Parola di Aspen
di Dante Barontini
Uno studio alquanto originale, commissionato da uno dei think tank che “orientano le leadership” del mondo capitalistico. Parliamo dell'Aspen Institute, finanziato ampiamente da fondazioni come la Carnegie Corporation, la Rockefeller Brothers Fund e la Ford Foundation, attraverso quote di iscrizione a seminari e donazioni individuali.
<Ivan Krastev
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Ma Putin crede davvero che gli Usa siano il regno dell'anticristo?
di Michael Snyder
Alexander Dugin, nella foto, l'uomo conosciuto come la mente di Putin, crede che il Nuovo Ordine Mondiale, guidato dagli USA, sia il "regno dell'Anticristo" e che un giorno la sua distruzione sarà inevitabile. Questa parafrasi di un neo Eurasiatismo immagina un inevitabile conflitto tra Eurasia (dominata dalla Russia) e un Nuovo Ordine Mondiale-atlantista e occidentale nel corso del quale le forze dell’egemonia liberale globale saranno sconfitte.
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Genocide, great wars, and other human depravity
By John Chuckman
The word genocide, coined in 1944 in an effort to describe what the Nazis called “the Final Solution” and what today we call the Holocaust, attempted to distinguish the crime of killing people of a certain identity in such great numbers that you tried eliminating them as a group.
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Come possiamo cambiare?
di Gustavo Esteva
La necessità di resistere alla violenza delle politiche di rapina ed espropriazione, della nostra possibilità di decidere come vivere è largamente diffusa. Milioni di persone sono pronte a tutto per difendere o conquistare il diritto di chiedere di cambiare le cose o il mondo. È una tradizione antica, forse un’eredità monarchica che deriva da quando bisognava davvero chiedere tutto al re. L’esperienza dice invece che i cambiamenti profondi non arrivano dall’alto.
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