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thedailybeast.com/openzion - Dec 4, 2013 - Le dimostrazioni tenute lo scorso Sabato per protestare contro il disegno di legge sono state represse con grande, e in gran parte ignorata, violenza da parte delle forze di polizia. Uomini di Israele, donne e bambini, ebrei israeliani e beduini israeliani, picchiati a sangue, fisicamente minacciati e trascinati in prigione. More>
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Sheikh Sayan ad Al-Arakib
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palestinarossa.it/ - 10 Ott 2013 - “Forse intendono dire che non sono autorizzato a vivere in questo Paese”, ha detto. La detenzione di quest’uomo coraggioso, un combattente per la giustizia e un esempio per molti di noi, ebrei ed arabi, è una chiara escalation degli sforzi delle autorità di espellere la gente di Al-Arakib dalle loro terre e costringerla a rinunciare ai propri diritti di proprietà. Difendiamo Al-Arakib! Secondo quanto riportato dall’avvocato Shahdeh Ibn-Bari, che sostiene con forza la lotta della gente di Al-Arakib, Sayan è stato portato dalla stazione di polizia della township beduina di Rahat al quartier generale di Beer Sheva, per essere interrogato dall’unità YOAV, polizia speciale creata dal governo israeliano per l’implementazione del Piano Prawer. L’unità YOAV ha un obiettivo: ripulite le “terre statali” del Negev dagli “invasori” ovvero, i cittadini arabi che lottano per il riconoscimento dei loro diritti sulla terra.
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BADIL Resource Center
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Verso una strategia per resistere e contrastare il trasferimento forzato
6,8 milioni di rifugiati palestinesi e il numero aumenta. Il trasferimento forzato della popolazione Palestinese continua ad essere la questione centrale del conflitto israelo-palestinese. La creazione di rifugiati, attualmente 6,8 milioni, così come la creazione di sfollati interni, più di 600.000, da entrambi i lati della Linea Verde, e rifiutando il loro diritto al risarcimento e compreso il loro diritto al ritorno è la componente principale della Nakba in corso.
The Clockwork of Ongoing Nakba: Unraveling Forced Population Transfer
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http://www.palestinarossa.it/ - 6 Set 2013 - Volti dalla Firing Zone 918
Il governo israeliano pianifica di distruggere otto villaggi palestinesi e di espellerne i 1.500 residenti, a Sud della Cisgiordania. Le comunità di Khirbeit al Fakheit, Khallet Athaba’ e Khirbet at Tabban, nelle foto di questo articolo, sono tre di queste. La cosiddetta Firing Zone 918, che l’esercito israeliano pretende per svolgere esercitazioni militari, è grande 30mila acri di terra privata e agricola palestinese. Gli abitanti vivono e lavorano la terra in questi luoghi da generazioni. Lunedì i residenti insieme a attivisti palestinesi, israeliani e internazionali e a osservatori diplomatici si sono ritrovati alla Corte Suprema israeliana per la decisione finale sulla questione. Tuttavia, invece di decidere una volta per tutte, la corte ha chiesto una mediazione tra le comunità e l’esercito. I giudici hanno anche raccomandato che il giudice Yitzhak Zamir, in pensione, svolga il ruolo di mediatore. I residenti hanno accolto positivamente il suggerimento. Il governo israeliano ha tempo fino al 2 ottobre per dire se accetta o no la mediazione.
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Le zone di pulizia etnica di Israele
di Jonathan Cook
Se non fosse per il tagliente filo spinato, i giganteschi blocchi di cemento, le torri di guardia e il solito scorbutico soldato adolescente, sarebbe impossibile dire in quale punto il brullo altopiano del Negev orientale israeliano ceda il passo alle colline meridionali di Hebron, nella West Bank.
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I villaggi beduini e il diritto all’acqua
Stabilendo che i cittadini beduini di Israele hanno solo il diritto ad un “accesso minimo” all’acqua invece che “uguale accesso”, la Corte Suprema israeliana ha deciso che lo Stato di diritto non si applica ai cittadini beduini.
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Haaretz - 20.02.13 - Il ministero della Difesa di Israele sostiene che otto villaggi della West Bank, popolati da oltre 1.000 residenti palestinesi e continuamente abitati da ben prima del 1967, in realtà non costituiscono 'casa' er i palestinesi che vi abitano - e li ha serviti con ordini di sfratto.
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Cisgiordania: esercitazioni militari tra le case dei palestinesi
a cura dei volontari di Operazione Colomba, Corpo Nonviolento di Pace dell'Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII
Reportage dei volontari di Operazione Colomba dai villaggi palestinesi inclusi nella Firing Zone 918, dove l'esercito israeliano sta effettuando manovre militari
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Così si chiama la campagna per l'abolizione della Firing zone 918 nelle colline a Sud di Hebron dove il Ministro della Difesa israeliana ha deciso di far demolire i 12 villaggi presenti e far evacuare i 1000 abitanti.
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