https://fonteufficiale.it/author/fonteufficiale PROTOCOLLO REMUZZI Come cura i malati di Covid-19 il Direttore dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS, il Prof. Giuseppe Remuzzi Prevede la somministrazione 2 volte al giorno di anti-infiammatori a base di “nimesulide” (ovvero Aulin) o di “aspirina” alla comparsa dei primi sintomi, senza aspettare il tampone, che fa perdere giorni preziosi e consente al virus di scendere ai polmoni e compromettere la situazione. L’intervento prima dell’esito del tampone consente di guadagnare tempo prezioso e fa sì che il virus raggiunga le vie respiratorie già depotenziato. Quali farmaci assumere e dosi: Aspirina: 500 milligrammi, 2 volte al giorno; Celecoxib (e tutti gli “inibitori della ciclo-ossigenasi 2”): il medico può prescriverne una dose iniziale di 400 milligrammi seguita da una di 200 nel primo giorno di terapia, e poi un massimo di 400 milligrammi per giorno nei giorni successivi, se necessario; Se la febbre persiste insieme ai dolori articolari: Corticosteroide Gli esami da fare dopo il tampone positivo: Se l’esame del d-dimero (marcatore che rileva un’eccessiva coagulazione del sangue), indica un’attivazione della coagulazione, il medico può somministrare una bassa dose di un anticoagulante (come l’eparina) sotto cute, per prevenire la trombosi. La terapia, che non necessita di ricovero, il più delle volte termina con la guarigione in una decina di giorni. Invece, nei casi più complessi, con polmonite, si procede con una tac e si somministrano “eparina” e “cortisone“, con il malato assistito sempre a domicilio. |